Mostra: 1 - 3 di 3 RISULTATI

MFW – Gli highlights del Day 4

In occasione del cinquantesimo anniversario della Maison, Tomas Maier, designer per Bottega Veneta, porta in scena uno show a dir poco memorabile.

Per celebrare la primavera/estate 2017, l’eleganza trionfa sulla passerella con cappotti estivi e abiti sensuali e sofisticati per la sera. A sfilare noti volti della moda, tra cui Gigi Hadid e Adriana Lima, ma a stupire il pubblico è l’entrata di Laure Hutton, l’attrice americana, emblema di eleganza e raffinatezza.

Segue le medesime orme Ermanno Scervino che con pizzi plissettati e ricami sartoriali arricchisce abiti e giacche in organza. Stupefacenti i vestiti da sera, semi trasparenti ma mai volgari, che rendono la donna di Scervino romantica e sensuale.

Charme sul catwalk per Jil Sander. Semplicità e decisione nei suoi capi, più duri e potenti sulle spalle e più fluidi alla base. Gessati sartoriali, capi plissettati su abiti e top fluttuanti e maglie a coste.

Philosophy di Lorenzo Serafini s’ispira all’icona Brooke Shields in “Laguna Blu”. La collezione propone abiti sensuali e asimmetrici ma molto fluidi arricchiti da pizzi sfumati e fantasie tropicali.

Anna Molinari disegna per Blumarine una linea di abiti semplice, senza eccessi. Collezione pensata per una donna che ama il sole, scegliendo di indossare abiti leggeri in cotone e maglina. Top che lasciano l’addome scoperto, abbinati a gonne ampie che si annodano sui fianchi e che presentano spesso spacchi profondi.

E si approda a Mali con Antonio Marras. Il Mali degli anni Cinquanta e Sessanta, agli esordi della sua indipendenza. Ecco quindi un trionfo di forme anni ’50, riviste e accostate a tessuti speciali come il jeans devorato e il lino maltinto. Gli abiti hanno la vita segnata, corpini arricciati, gonne ampie e voluminose, e sono mossi da drappeggi, pieghe, plissé, nodi, fiocchi, rouches e jabots.

Forte e al contempo leggera femminile. E’ questo il fil rouge che segue la collezione Marni. Dalle tute ai giubbotti, con enormi tasche e solide strutture con lunghissime cinture che segnano il punto vita. Sui pantaloni troviamo gonne strette e sui fianchi si poggiano i cinturoni-marsupio con i doppi marsupi, che servono a dare alla silhouette proporzioni da couture anni ’50.

Credits Immagini: Vogue Runway

Quando over 60 diventa tendenza

La moda oggi conferma che non ci sono limiti per essere icone di stile. Dopo le campagne contro l’eccessiva magrezza sulle passerelle, a favore di bellezze curvy e autentiche, anche l’ostacolo dell’età sembra essere superato.

Sempre più over 60 sono diventate fonte d’ispirazione dei designer, influenzando le tendenze con la loro personalità che non si è svigorita con gli anni. Ex modelle, artiste o donne comuni che sono pronte a dare lezioni di stile.

Il Guinnes World Record come modella più anziana di Daphne Selfe, testimonial della campagna & Other Stories nel 2014 a 89 anni, è stato battuto dall’eccentrica Iris Apfel . A 95 anni, con oltre 300 mila followers su Instagram, è apparsa in una pubblicità di un noto marchio di auto, riportando sulla cresta dell’onda molte delle sue coetanee. Famosa arredatrice d’interni, stravagante nel suo lavoro come nel vestire: i suoi enormi occhiali tondi, le  cascate di bracciali e collane appariscenti, i colori e le stampe ricercate dei suoi abiti, la confermano un punto di riferimento nella moda.

Anche le celebri mannequin del passato hanno rimandato la pensione. Prima fra tutte Carmen dell’Orefice, 85 anni, 69 di carriera. Era il 1947 quando, appena quindicenne, posò per la copertina di Vogue Francia. Volto della campagna pubblicitaria del profumo Chanel N°5, ancora viene richiesta per le copertine dei magazine di tutto il mondo e per le passerelle di grandi stilisti come Jean Paul Gaultier, John Galliano e  Thierry Mugler .

Alicia Borras, Miss Spagna nel 1965, dopo aver sfilato in gioventù per Dior Chanel e Yves Saint Laurent, è stata invece ingaggiata dal brand Desigual, per lanciare una collezione giovanile insieme a modelle ventenni, in linea con il pensiero del marchio, “La vida es chula”.

Non solo modelle affermate, ma anche alle prime armi come Jacky O’ Shaugnessy, che fino a quando, a 62 anni, non è stata notata in un ristorante a New York, mai avrebbe pensato di posare in biancheria intima per il brand American Apparel, interpretando lo slogan “La sensualità non ha data di scadenza”.

E della stessa filosofia è Grace Jones, star del new wave e icona degli anni ’80, che ha dimostrato di non avere perso la sua vena ribelle. In uno dei suoi ultimi live, è salita sul palco in topless celato da un bodypainting tribale, che non tradiva i suoi 67 anni.

Social e web hanno amplificato il messaggio, diffondendo l’energia delle over 60.  A partire dai blog, come ‘‘Advanced Style”, nato per rendere omaggio allo stile di blogger non più giovanissime, seguito da tutte le generazioni.

La dimostrazione che non c’è età per smettere di essere se stessi.

Martina Salvadeo

Share