Haute Couture: il body manifesto di Dior

La settimana dell’Haute Couture regala sempre molte emozioni, e da qualche anno per qualche maison è anche un’occasione per far vertere la discussione su un tema che sta a cuore. Nel caso di Maria Grazia Chiuri, ogni sfilata è l’occasione per mettere al centro il corpo delle donne, in particolare quello di donne artiste troppo spesso ingiustamente dimenticate. Per questa sfilata di Haute Couture, l’attenzione è su Josephine Baker.

La designer italiana riporta tutti agli anni Venti, e tramite la storia di Josephine Baker, famosa ballerina e attivista, in passerella veste il corpo femminile di vestaglie di velluto e vestiti peplo in seta argento o in velluto drappeggiato, resi audaci da scolli a V sulla schiena, abiti sottoveste coperti da capospalla broccati. Le gonne diventano longuette dritte sotto il ginocchio, mentre la figura assume l’armoniosa forma a clessidra; non mancano i completi con pantaloni stile marinière , e i cappotti a la garçonne. Ci sono luccichii e frange sugli abiti, e intriganti strisce di cristalli sui piedi: gli Anni Venti tornano e ruggiscono, o nel caso di Dior, danzano in passerella.

Credits Immagini&Video: Press Office

Cristina Izzo

Editor in Chief of TheAuburnGirl. Former Fashion Editor of Quotidianomime.com

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