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La mente creativa di Karl Lagerfeld non smette mai di stupire; attraverso le sue sfilate ci fa assaporare i suoi voli pindarici e viaggiare in varie località catturandone le tante sfaccettature. Dopo Roma, Parigi, Dallas, Cuba, questa volta la meta privilegiata del designer è stata la suggestiva città d’Amburgo: città che gli ha dato i natali.
Celebrandola con un teatrale fashion show, Amburgo ha fatto da cornice alla sfilata Chanel Métiers d’Art Paris-Hamburg che, come da tradizione, chiude il calendario della moda, per dare inizio al 2018.
Per la location la scelta è ricaduta sulla sala concerti Elbphilharmonie, la cui magnificente architettura si sposa con il carattere della collezione: all’avanguardia con i tempi, ma sempre con uno sguardo verso il passato, come l’imponente e avveniristica struttura in vetro progettata da Herzog & de Meuron che sovrasta il vecchio edificio dell’ex magazzino Kaispercher A.
Una delle peculiarità di Amburgo è il suo essere una città portuale, e lo stilista, dall’occhio sensibile e attento ai dettagli, ne rievoca proprio le atmosfere marinière tramite i colli da marinaretta, il blu navy e il knitwear per maglioni, che rendono il mood insieme agli orecchini a forma di ancora e alle immancabili cascate di fili di perle e bijoux.
Non manca una certa ispirazione agli anni’ 60, come avviene per le mini gonne, oppure, ancora più indietro nel tempo, all’epoca di Marie Antoinette con le scarpe con tacco a rocchetto, il tutto in chiave moderna in perfetto stile Chanel. In più i ricami e le piume intarsiano e arricchiscono il leggendario tweed con una maestria degna del più alto artigianato e lavoro sartoriale.
Credits immagini: Official Website