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MFW – la donna di Lucio Vanotti tra eleganza e geometrie

A chiudere la settimana della moda milanese, grandi nomi della moda, tra cui Lucio Vanotti, che porta la sua collezione al The Mall in piazza Lina Bo Bardi.

Vanotti, per la collezione Fall/Winter 2016-17, continua a plasmare l’immagine minimalista del suo marchio portando sulla passerella una donna dall’eleganza estetica ma anche caratteriale.

In linea con il tema proposto per l’Uomo, ha costruito un guardaroba influenzato dalle geometrie e dai tagli netti e spesso maschili. Giacche e gilet sartoriali a doppio petto, sovrastano magliette allungate e gonne asimmetriche , richiamando in qualche modo una sorta di businessman. Il cappotto a doppio petto verde militare rimanda ad un’atmosfera militare, che fa da contrasto allo stato d’animo delle fluide tuniche lavorate secondo una palette di colori neutra, dal bianco al nero.

L’intera collezione esprime un senso di lusso, mai troppo eccessivo e ostentato, di una donna moderna e indipendente.

 

Credits Immagini: Le Figaro Madame

La donna elegante e glamour di Giuseppe Zanotti Design per la MFW

Durante il fitto calendario della Milano Fashion Week, abbiamo assistito a numerose presentazioni, sfilate ed eventi.

Tra questi, la collezione di Giuseppe Zanotti design, che non delude mai e che ci racconta la sua donna come un’ elegante e raffinata frequentatrice dei club più esclusivi al mondo. Zanotti la immagina così, con il suo incedere sicuro e lo sguardo fiero, perfettamente a suo agio tra i fasti e il glamour de Le Palace Club de Paris, la musica del Paradise Garage, del Tunnel e della Danceteria di New York.

Si respira un’estrema ricercatezza nei dettagli. Gli accessori e i ricami si trasformano, si fanno grandi, ricchi, eccessivi, talvolta piacevolmente sproporzionati. I sandali diventano tele per cristalli e l’effetto è sempre nuovo e sorprendente.

Il metallo lascia senza timori il posto a pietre, glitter, paillettes e giochi di luce. Su platform e tronchetti colori funky, eclettici, in puro stile Vegas si alternano all’oro e all’argento. Ovunque si sprigiona energia.

Le forme sono guidate da un gusto unico e ricercato, proveniente dal passato. Nel gioco dei vuoti e pieni, si riscopre il valore di celare agli occhi. Morbidi e, avvolgenti, i thigh-high boots in camoscio vestono la gamba come un guanto.

Sulle nuove bebè e mary jane gli scolli si fanno più alti, mentre lacci e cinturini avvolgono e sostengono il piede.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

MFW: Chicca Lualdi porta in passerella una collezione ispirata al design

Giunta ormai al termine, la Milano Fashion Week per le collezioni Fall/Winter 2016-17 si è dimostrata all’altezza delle aspettative.

Domenica 28 febbraio, presso la Sala Grand Foyer di Palazzo Serbelloni, si è svolta la sfilata/presentazione di Chicca Lualdi.

A sorprenderci, le “non modelle” che hanno aderito al progetto e che hanno calcato la passerella. Tra le prescelte: l’Assessore alla Moda e Design Cristina Tajani, Gisella Borioli AD di Super Studio Group, Cristina Morozzi Direttore Campus Design di Istituto Marangoni, Maria Fratelli Direttore Case Museo del Comune di Milano, Lorenza Rotti critico d’arte e scrittrice di rassegne su Giò Ponti, Silvia Gorlini Manager dello Spazio Design Gorlini dedicato all’interior design di progetti di architettura, l’artista Jo Fabbri, l’Architetto e Dj Mi e Orietta Pelizzari Design and Fashion Hunter.

“Le sfilate di moda così come sono state concepite negli ultimi 50anni sono ormai passate. Gli abiti che creo – spiega Chicca Lualdi – vanno in passerella per essere venduti e indossati da donne vere e non solo da modelle. Anche le tempistiche della moda vanno ripensate per aprirsi alla disponibilità immediata degli abiti presentati. Per questo ho voluto coinvolgere alcune donne speciali, provenienti dal mondo del design, nel progetto di sostenere questa piccola grande rivoluzione”.

Incentrata sul design e sull’architettura, tema che da sempre la ispira, 

la collezione di Chicca Lualdi è creata su contaminazioni di geometrie e texture ispirate all’architetto Giò Ponti, lo scultore Constantin Brancusi e l’astrattista Agostino Bonalumi.

La donna che racconta la designer è una donna che vive una nuova concezione di femminilità, più pratica e moderna ma pur sempre smart. La camicia bianca, il pantalone ed il capospalla sartoriale sono elementi immancabili dal guardaroba femminile.

La palette di colori è composta dai blu notte alternati al nero, il rosso e il bianco candido.

I volumi anni 60’degli abitini sono ispirati alla creatività di Courrèges e Cardin nel taglio preciso e definito delle silhouette, rivisitati con accostamenti di materiali e colori che definiscono giochi di grafica e geometrie.

I tessuti utilizzati vanno dallo jacquard di seta e lana a micro pois, ai fil coupè di lana, all’organza di seta ricamata a punto pieno sino a preziosi double di cachmere. Dettagli in maglia rifiniscono blazers e cappotti sartoriali; i pull sono lavorati ad instarsi in questa collezione che è completata da cappotti e giacche in maglia-tricot adesivata con nylon tecnico preso dai capi sportswear.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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