Quest’anno è la meta preferita dagli italiani. La crisi non permette mete esotiche? Allora perché non farsi attrarre dalle bellezze nostrane!

La mia meta questa estate è stata il Salento. Uno posto dove ci si sente a casa appena si arriva e che, nel momento del distacco, fa venire voglia di riprogrammarci un altro giro perché c’è sempre qualcosa che sfugge. È una terra magica, le cui tradizioni si perdono nella notte dei tempi, dove i salentini doc mischiano la cultura delle genti che sono state in questa terra nei secoli e ne fanno una storia tutta loro, personale e caratteristica. Una terra tra due mari, aspra e ricca. Per arrivarci la strada è attraversata da muretti  a secco di pietra e poi dal verde degli ulivi che costituiscono il cuore pulsante di tutta la Puglia, e in lontananza il mare cristallino con la sua storia secolare, punto di arrivo di genti e culture diverse.

Duomo di Lecce

Duomo di Lecce

Il viaggio comincia da Lecce, la città barocca per eccellenza, dove l’antico si conserva dentro l’abitato moderno come qualcosa di prezioso e caro. Il centro storico è tutto da fare con il naso all’insù, i palazzi antichi sono tutti ricamati nella pietra leccese e le chiese custodiscono tesori di artisti locali; anfratti verdi nascosti all’interno delle case e la storia antica, quella romana, che nel cuore della città si fa prepotente: il piano di calpestio dell’anfiteatro romano è più basso di quello della città moderna. E come non perdersi tra i vicoli caratteristici con le terrazze private adornate di ferro battuto e con vasi di fichi d’india? Così come impossibile non sedersi in uno dei tanti locali del centro e non gustarsi le tradizioni gastronomiche dolci e salate; pasticciotto e caffè con ghiaccio e latte di mandorla sono solo alcune delle prelibatezze salentine.

Gallipoli

Gallipoli

E poi il mare, che con le sue acque calde e verdi ha lasciato un ricordo piacevolissimo. Gallipoli è stata una grande scoperta, situata sulla costa occidentale del Salento, divisa tra il Borgo e il Centro Storico, la parte moderna e la parte antica costruita su un’isola di origine calcarea.

Una nuotata era d’obbligo, un mare così bello e pulito merita qualche ora da trascorrere nell’unica spiaggetta del borgo. Anche qui il cibo è stata un’esperienza caratteristica, pranzare all’interno del porto nel mercato ittico allestito con tavoli e banconi non è qualcosa che si vede nelle grandi città. I frutti di mare crudi o cotti sono delle specialità, e sia la mattina che nel tardo pomeriggio è possibile vedere le barche che tornano con il bottino del giorno che è possibile consumare in loco con un ottimo calice di vino bianco locale.

Mercato ittico di Gallipoli

Mercato ittico di Gallipoli

È tempo di rientrare e lo faccio con le parole di un gruppo musicale salentino: gli Apres la Classe

“…Tanti insediamenti fin dai tempi grandi

Combattenti vanno a segnare

Il fato di questa terra,

Che a tutti fa sentire,

l’energia resa dai passati eventi…”

“Salentu lu sule lu mare lu jentu”

Immagini: ph/alessandra randazzo; maxartis.it