C’è tempo fino al 30 novembre per visitare la mostra a Palazzo Grassi che ospita l’opera omnia di Martial Raysse, uno dei maestri della pittura francese, l’artista figurativo più quotato in Francia.

“Mostrare la magnificenza del mondo per spronare gli uomini a difenderla strenuamente,” è stato il motivo ispiratore delle sue opere ed In questa mostra sono presenti più di Trecentocinquanta lavori, del periodo giovanile e tutte le creazioni degli ultimi trent’anni.

Versatile e trasgressivo, impossibile da classificare, Raysse è in grado di creare autentici capolavori con qualsiasi mezzo espressivo: dalle macrotele con pigmenti puri alle sculture al neon, passando per il cinema, la poesia, la scenografia e i costumi. Assembla giocattoli, rossetti, utensili da cucina, scope e contenitori di plastica, dando vita a installazioni senza tempo, come la famosa Etalage, hygiène de la vision.

Sperimentatore instancabile e geniale, trasforma i volti delle modelle della pubblicità in simboli iconici di femminilità e di fascino eterno. Le figure sono sensuali, ingrandite fino a sembrare idoli monumentali, si avvale di .tecniche come la fotografia e la serigrafia, dando vita ad una rappresentazione bidimensionale e pop, con fiori, specchi, piume di pavone, luci che impreziosiscono le superfici.
Il confronto con la Storia dell’arte e i grandi autori classici, Jean-Auguste-Dominique Ingres , Leonardo da Vinci e Antonio del Pollaiolo, ma anche lo studio dei contemporanei Lucian Freud ed Edward Hopper, segnano un ulteriore svolta nei suoi dipinti.

Amante della tradizione, Raysse cita episodi mitologici e leggende, soggetti che rimandano a usanze e a tradizioni antiche. «Uso simboli potenti, che vanno capiti e codificati. Costringo lo spettatore a un lavoro di comprensione profonda su ciò che sta osservando, sul mondo e su se stesso». Il risultato è una pittura spiazzante, che miscela armonicamente i richiami agli affreschi del Rinascimento con scene di vita quotidiana.

 

Credits Immagini: palazzograssi.it