Nell’ambito del ricco calendario di appuntamenti previsti da BookCity Milano 2015, il 22 Ottobre si è tenuta la premiazione degli autori vincitori del Gran Premio delle Lettrici di Elle.

Il premio è nato oltre 40 anni fa in Francia proprio con l’intento di far emergere gli autori più graditi alle lettrici della rivista, da allora è diventato un fenomeno molto seguito da un pubblico sempre più vasto.

Successivamente l’iniziativa si è estesa anche alle edizioni Elle di altre paesi, in Italia si stanno svolgendo ora le selezioni per la sesta edizione del premio.

Il valore del premio è  proprio nella democrazia del meccanismo che prevede una giuria composta da lettrici appassionate che leggono e giudicano nella tranquillità dell’anonimato.

Ogni anno entrano in gara 24 romanzi scelti coinvolgendo tutte le case editrici italiane,  la giuria composta da 80 lettrici selezionate deve leggere e valutare 3 libri ogni mese.

Il pubblico viene tenuto aggiornato attraverso interviste agli autori e recensioni circa i libri in gara.

La premiazione dei vincitori,  alla quale sono invitate tutte le lettrici di Elle, è una splendida occasione  per conoscere da vicino gli autori e scoprire qualcosa di più su come sono nate le loro opere.

E cosi nella suggestiva atmosfera della Sala Napoleonica di palazzo Greppi a Milano, la Direttrice Danda Santini consegna i premi.

Al terzo posto Francesca Del Rosso con Wondy,  ispirato dalla sua esperienza di paziente oncologica. L’autrice ci travolge con tutta la sua energica allegria e ci racconta come la scrittura l’abbia aiutata a prendere le distanze dalla drammatica esperienza che stava vivendo.

Nel suo vivace blog Francesca racconta le Chemioavventure di Wondy, condivide le sue esperienze ed offre un punto di incontro e sostegno. Il suo motto di incoraggiamento è: “siamo tutte un po’ Wondy!  Anche se non lo sappiamo…noi donne abbiamo i superpoteri! “

Al terzo posto anche Chiara Marchelli, una scrittrice specializzata in storie d’amore. Nel suo romanzo  L’amore involontario racconta la storia di un fratello e una sorella, la ricostruzione di un rapporto e il risveglio di un amore dimenticato.

Al secondo posto il giovane Joel Dicker con La verità sul caso Harry Quebert.

Classe 1985, Harry  ha la dote di una scrittura spontanea e incontenibile, lui stesso ammette di scrivere senza aver prima steso una traccia della trama. Cosi, come un fiume in piena, ha scritto un romanzo di oltre  600 pagine avvincenti in grado di stregare i lettori fino all’ultima riga.

Oltre al talento, a premiare Joel è stata sicuramente anche la dedizione e la determinazione con cui ha continuato a scrivere anche dopo tanti rifiuti. L’umiltà di interpretare il no di una casa editrice come un stimolo a migliorare è stato il suo segreto per il successo.

Il vincitore del primo premio è Giuseppe Catozzella, autore di  Non dirmi che hai paura.

Il romanzo è ispirato alla storia vera dell’atleta somala, la giovane sognava le olimpiadi  ma morì mentre stava cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti.

L’autore condivide con noi un tenero aneddoto della sua infanzia, ci racconta di quando a 11 scrisse una poesia e volle farla leggere a sua madre. Bambino, ne attendeva impaziente il giudizio che fu un lapidario: “non si capisce niente”. Giuseppe comprese quanto fosse importante riuscire a comunicare in modo efficace, non bastava avere un’idea da condividere ma era importante far arrivare il messaggio.

Giuseppe ha evidentemente fatto tesoro della lezione, il suo libro ha scosso molte coscienze e in nome di Saamiya sono nate diverse iniziative umanitarie, come lui stesso scrive nel suo blog “Le parole cambiano il mondo.”