Herb Ritts aveva un legame speciale con Milano, proprio qui aveva trovato opportunità nel mondo della moda e consolidato la sua carriera. Furono infatti Gianfranco Ferrè e Franca Sozzani a riconoscerne  il talento e a collaborare con lui nonostante fosse  giovane e autodidatta.

Il percorso espositivo a lui dedicato presso il palazzo della Ragione a Milano,  ci conduce nel mondo visto con gli occhi del fotografo,  un mondo ideale fatto di cieli tersi, spazi aperti e surreali, corpi perfettamente scolpiti.

La mostra, curata da Alessandra Mauro, è divisa in tre temi:  Corpi, superfici diverse ovvero il culto del corpo (non dimentichiamo che proprio negli anni ’80 nasce l’ossessione edonistica per la forma fisica e la bellezza), Africa e i Ritratti, fotografie che contribuirono al successo di personaggi famosi, a partire dalle prime foto che scattò all’amico (e allora sconosciuto) Richard Gere.

Il filo conduttore che unisce le 3 sezioni è lo stile inconfondibile di Herb Ritts.

Innanzitutto la scelta  il bianco e nero con uno studio ricercatissimo delle luci, cresciuto in California amava la luce naturale e non temeva scattare anche quando il sole è alto in cielo e i contrasti sono netti,  difficili.

Il focus sulla materia e sulla texture è un gioco ulteriore che arricchisce gli scatti: acqua, sabbia, tessuti, corpi lucidati o pitturati.

E la grande capacità di entrare in relazione con il soggetto e riuscire, in tutta spontaneità,  a coglierne l’essenza. Madonna racconta che la prima volta che lavorò con Ritts lui le chiese di tuffarsi in acqua, rotolarsi nella sabbia, saltare … in quei momenti si sentì stupida e giurò a se stessa che non avrebbe mai più posato per lui, ma quando vide gli scatti si dovette ricredere.

Per veri appassionati di fotografia la mostra riserva due chicche: un video che mostra la collezione di Herb Ritts, ovvero gli scatti di altri fotografi  che lui stesso aveva acquistato e dai quali aveva tratto ispirazione e un altro video con i provini scartati, uno scorcio sul processo di selezione che si cela dietro un grande scatto.

L’allestimento a cura di Migliore + Servetto Architects approfondisce il tema della luce tanto amata dal fotografo, creando con una serie di pannelli e velari sospesi un effetto molto naturale.

Un percorso lineare e “all white” che si contrappone alla struttura imponente che accoglie la mostra,  un contrasto al quale ci siamo abituati da quando il  Palazzo della Regione,  edificio antico e segnato dal tempo è diventato ufficialmente  uno spazio dedicato in modo permanente alla fotografia.

Le fotografe di Herb Ritts (tutte stampe originali provenienti dalla fondazione) saranno in mostra fino al 5 Giugno,  a seguire tanti altri grandi nomi della fotografia come William Klein e James Nachtwey.