Ultimi due giorni all’insegna del ready to wear qui a Londra. Benché la London Fashion Week finisca ufficialmente il giorno 16 settembre, il terzo e il quarto giorno hanno mostrato il meglio della moda britannica, con momenti  da standing ovation e perplessità.

Mary Katrantzou ha lasciato piacevolmente stupiti gli spettatori della sua sfilata con una collezione che rompe con il passato, tra abiti che ricoprono il corpo femminile quasi fossero delle isole alla deriva e abiti desiderabili di pizzo color kaki.

Vivienne Westwood  Red Label ha voluto come sempre lanciare un messaggio, questa volta lontano da quello canonico della sostenibilitá: infatti la nota designer si é schierata a favore dell’indipendenza scozzese. Audace come la collezione proposta. Uno solo l’interrogativo serpeggiante  tra il pubblico: Vivienne filerá ancora alla London Fashion Week? Al BFC la risposta.

Il quarto giorno é stato aperto, nella lussuosa e storica Ballroom del Claridge’s, dalle ragazze anni ’60 e moltl bon ton di Mother of Pearl. Ricami preziosi e gioielli contrapposti a joggers e flats rendono la collezione contemporanea e dal mood rilassato.

Piú nightwear invece da Erdem che ha portato in scena una foresta tropicale riflessa nelle stampe dei lunghi abiti accollati. Un mix di rigore e fantasia.

Fantasiosa ed artistica anche l’audace collezione di Roksanda Ilicic: camicie techno e stampe geometriche trasportano lo spettatore all’interno di un quadro di un segmento temporale indefinito.

La grande aspettativaper Burberry é stata ben ripagata.  In prima fila il consueto stuolo di celebs,ha applaudito ad un vero concentrato di glamour. La ragazza inglese di Burberry diventa sempre più glamour collezione dopo collezione, vestita di gonne fruscianti e tulle per il giorno, e giochi di trasparenze  per la sera. Era Burberry ma non lo era, specie nella reinvenzione del trench: non piú classico capo istituzionale della moda ma contemporaneo, arricchito da stampe colorate ma non troppo pop.

Non è facile sfilare dopo un gigante come Burberry ma Issa, un brand che annovera trai suoi sostenitori la duchessa di Cambridge e la di lei sorella, non teme il confronto. Una collezione all’insegna del movimento e dell’arte. Le stampe non sono piú astratte ma nemmeno troppo classiche, e i dettagli danno un’idea del movimento raramente visto su una passerella.

A concludere questo Super Monday, ci ha pensato Tom Ford che ha sorpreso con la sua collezione aggressiva e luminosa. Una collezione nightwear, piena di abitini trasparenti e luccicanti, scolli vertiginosi, trasparenze  e grafismi. Una donna audace e che non cela nulla perchè é fiera di essere donna.


Immagini: Vogue.co.uk