Da martedì 15 settembre è possibile visitare nuovamente le otto sale riallestite (dalla 25 alla 32) della Galleria degli Uffizi a Firenze dedicate al secondo Quattrocento. L’operazione è stata possibile grazie alla generosa donazione della Salvatore Ferragamo SpA che a Firenze è nata e cresciuta, traendo ispirazione dall’ambiente artistico fiorentino e, con questa donazione, dimostra la sua gratitudine verso la città e i suoi abitanti.

Il recupero delle sale consta dell’adeguamento impiantistico della struttura: trattamento dell’aria condizionata, la sicurezza potenziata con sensori, barriere a raggi infrarossi e telecamere, il rifacimento dell’impianto dove necessario e il rinnovamento dell’illuminazione.

Antonio Godoli, progettista e direttore dei lavori, ha spiegato che il recupero ha interessato una delle parti più antiche degli Uffizi, quella rivolta verso l’Arno con la Fonderia e l’Arsenale dov’erano ospitati vari oggetti di ordine naturalistico come animali imbalsamati, fossili e mummie egizie. Questo fino al ‘700 quando spostati questi oggetti si esposero solo dipinti. Ora gli ambienti sono dotati di moderni sistemi volti alla conservazioni delle opere d’arte ma comunque mantengono l’aspetto di classiche sale da museo con lucernari al centro dei soffitti.

Il nuovo percorso, partendo dalla sala 25, si apre con due opere di Alessio Baldovinetti e Domenico Ghirlandaio. La sala 26 è composta da opere fin’ora escluse ingiustamente dall’allestimento e che rappresentano l’importante tradizione delle botteghe pittoriche fiorentine. La sala 27 è dedicata a Pietro Perugino con l’aggiunta del San Vincenzo Ferrer di Fiorenzo di Lorenzo e una tavola col Martirio di San Sebastiano, attribuita al Genga. La sala 28 è dedicata a Filippino Lippi, mentre la sala 29 è dedicata a Lorenzo di Credi con la sua dea Venere che dialoga con il torso del Doriforo della sala 30. Le sale 31 e 32 sono dedicate a Luca Signorelli con i suoi due tondi della Sacra Famiglia, riconosciuti come precedenti per il Tondo Doni di Michelangelo.

Immagini: polomuseale.firenze.it