E’ una verità universale: se sei single ti degnano appena di uno sguardo, se sei in coppia ti trasformi in una calamita umana per chi ti sta attorno. Triste eppure vero.

E’ assurdo di quanto aumenti il nostro valore sul mercato dopo aver fatto intendere di non essere minimamente intenzionate/i a cedere alle lusinghe di chi ci troviamo davanti. Non è così difficile trovare una spiegazione: gli uomini, da sempre cacciatori amanti di sport estremi, impazziscono e si impuntano davanti ad un “no”, cercando di farci cambiare idea; le donne invece, spesso soffrono della sindrome della crocerossina e hanno l’impulso di aiutare, soccorrere e cambiare le cose intromettendosi. Lui si lamenta dell’ennesima sclerata della sua ragazza, noi offriamo consigli e iniziamo a ricamare disegnando cuori con le nostre iniziali dentro.

Vi sarà capitato moltissime volte il seguente scenario: al culmine della vostra freschezza, tonicità, spensieratezza, senza legami né obblighi siete stati bellamente ignorati e non considerati. Quando invece, stanchi e stressati dal lavoro, dal partner o dal malessere esistenziale, vi sentite imperfetti e non tanto in ottima forma, ecco che arriva lo stormo di interessati e vi ritrovate presto al vertice della classifica di gradimento.

Non che la cosa non sia gratificante, semmai il contrario. Purtroppo l’essere umano è completamente dipendente: ricevendo troppi complimenti da bambino, una volta adulto sarà sempre in cerca di gratificazioni e attenzioni. Anche nel caso opposto, ovvero non avendo ricevuto apprezzamenti in fasce, questo continuerà a ricercare l’approvazione altrui. Per quanto piacevole possa apparire un complimento (sottinteso che c’è differenza se a farlo è un sosia pienotto di Bradley Cooper o un vecchio bavoso convinto di avere ancora vent’anni!) bisogna armarsi di cautela e soprattutto tatto, onde evitare che la situazione degeneri.

Ecco qui un esempio: siete a lavoro. Il vostro è uno di quegli impieghi che portano spesso a contatto con le persone. C’è chi azzarda battute, chi fa complimenti galanti, e chi si fa proprio avanti in modo esplicito. Quale dovrebbe essere l’atteggiamento da adottare in questo caso (premesso che siete già piacevolmente impegnati e non alla ricerca di avventure)? Continuare a sfarfalleggiare incurante, tanto poi i clienti se ne andranno, o mettere un freno alle avances altrui, raccontando quanto sia magnifica ed eccitante la vostra vita di coppia e, in casi estremi, aggiungere un breve raccontino di quando avete conseguito la cintura nera di kung fu? Uomo mezzo avvisato…

Non saprei dare una risposta universale in questo caso. Buffo come, soprattutto sul lavoro, le attenzioni “in più” debbano essere incassate senza troppo peso. Un mezzo sorriso e una risatina finta sono l’unica risposta ad un indesiderato tentativo d’approccio. nel caso in cui però l’altro non recepisca, beh allora potrete tranquillamente ricorrere al kung fu.