Una mostra permanente per Maria Callas: questa è l’ultima iniziativa della Fenice, che riserva alla Divina uno spazio espositivo negli spazi della terza fila palchi del Teatro.

Foto di scena, locandine, programmi di sala che raccontano la vita veneziana della grande cantante. Scatti che mostrano però l’artista anche in giro per la città, sorridente e felice.

Forse non tutti sanno infatti che prima della carriera milanese alla Scala , la Callas venne «scoperta» e amata in laguna, grazie a spettacoli leggendari come i wagneriani Tristano e Isotta e La valchiria, oltre alla mitica interpretazione di Turandot nel 1948. Dopo il debutto come Brunilde, diretta da Tullio Serafin, la Callas imprime quella che può essere considerata la svolta della sua vita artistica.

Soprano drammatico e sino a quel momento identificata come voce wagneriana, la cantante sostituisce Margherita Carosio nel ruolo di Elvira dei Puritani di Bellini, ricevendo consensi unanimi. Indimenticabile il suo “Casta Diva”.Per lei verrà coniata la definizione di «soprano drammatico d’agilità».

All’inaugurazione della mostra il Sovrintendente Cristiano Chiarot ha espresso la volontà di costruire un monumento alla Callas nel luogo dove le è già stato intitolato un ponte, nel retro della Fenice

L’esposizione – cui è permesso accedere tramite l’acquisto del biglietto per la visita al teatro o di una qualsiasi tra le rappresentazioni in cartellone – è stata realizzata dalla Fondazione Teatro La Fenice.

Immagine: lafenice.org