Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” , al Palazzo Reale di Milano fino al 6 giugno , presenta per la prima volta in Italia i più significativi capolavori del Simbolismo, la donna ghepardo nell’enigmatico “Carezze” di Fernand Knopff del Museo delle Belle Arti di Bruxelles e “l’Orfeo morto” di Jean Deville.

Baudelaire e i Fiori del Male permeano un suggestivo allestimento e ci accompagnano nel mondo simbolista, dove il rifiuto della realtà amplifica il sogno di recuperare un paradiso perduto.

Sogno, follia, recupero della dimensione onirica, del mondo eroico della mitologia, temi scabrosi come l’amore erotico, la morte e il peccato e continua ricerca dei misteri della natura e dell’esistenza umana sono gli elementi che accomunano i pittori europei fra la crisi del realismo e l’avvento delle avanguardie.

Tra i pittori italiani spiccano Giulio Aristide Sartorio con il michelangiolesco “Il poema della vita umana“, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Alberto Martini.

 

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