pino daniele

Oltre centomila persone stipate in piazza Plebiscito a Napoli hanno partecipato alla seconda  cerimonia funebre che alle 19  ha reso l’ultimo saluto a Pino Daniele, stroncato da un infarto a 59 anni..

Un incredibile silenzio ha accolto l’arrivo della salma proveniente da Roma, dove a fine mattinata si era tenuto un primo funerale presso la Chiesa del Divino Amore, alla presenza di alcune migliaia di persone.

La cerimonia napoletana, inizialmente non prevista dalla famiglia del cantante, è stata fortemente voluta dal popolo di Napoli che non avrebbe mai accettato di essere escluso dall’ultimo saluto al grande signore del blues mediterraneo.

Su uno striscione campeggiava la frase: “Ciao scugnizzo, oggi Napoli è senza culure”.

Ad officiare la messa il cardinale Crescenzo Sepe che nell’omelia ha sottolineato la personalità, la poesia e la maestria di Pino Daniele, messaggero di Napoli nel mondo intero.

“ Pino- ha affermato il cardinale Sepe- ha saputo raccontare i chiaroscuri della nostra gente, della nostra cultura. Egli ne ha espresso poeticamente tutte le risorse e le potenzialità, alle volte denunciando i problemi per smuovere le coscienze. Il paragone con la carta sporca è un atto d’amore per la terra mia, per la terra nostra. E lo ha fatto con la riservatezza tipica del suo carattere. Anche da lontano, è stato vicino a Napoli col carisma di cui Dio lo aveva dotato”.

A concludere il funerale in piazza Plebiscito sono risuonate le note di “Napule è” seguita da “Quando quando”.

Oggi, sempre a Napoli, si terrà l’autopsia del cantante disposta dalla Procura della Repubblica di Roma per accertare le cause della morte. L’indagine è rivolta anche a fare chiarezza sugli ultimi momenti di vita del musicista.

Immagine: Napolidavivere.itpino daniele

Over one hundred thousand people crammed into Piazza Plebiscito in Naples to participate in the second funeral ceremony yesterday and bid farewell to Pino Daniele, who died of a heart attack at 59 years old.

An incredible silence greeted the arrival of the remains coming from Rome, where at the end of the morning had held a first funeral at the Church of Divino Amore, with the presence of a few thousand people.

The Neapolitan ceremony, not initially planned by the family of the singer, was strongly supported by the people of Naples that would never accept to be ruled by the last salute to the great Maestro of the Mediterranean blues.

On a banner emblazoned with the phrase: “Goodbye urchin, Naples is today without culture”.

To officiate the mass, Cardinal Crescenzo Sepe underlined the personality, poetry and, mastery of Pino Daniele, messe nger of Naples to the whole world.

“Pino,” said Cardinal Sepe, “has been able to tell the chiaroscuro of our people, our culture. He has expressed poet ically all the resources and potential, sometimes denouncin g problems to stir the conscience. The comparison with the dirty paper is an act of love for my land, for our land . And he did so with the confidence typical of his character. Even from a distance, he was near Naples with the charisma with which God had endowed him. “

To conclude the funeral in Plebiscito square, notes “Napule e´” resounded followed by “Quando Quando”.

Today, again in Naples, an autopsy of the singer will be done with the Prosecutor of the Republic of Rome to ascertain the cause of death. The survey also aimed to shed light on the last moments of life of the musician.