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Tinder-addicted: 8 regole per usare al meglio l'app per incontri

C’è chi usa Facebook e chi Tinder, la nuova app di incontri che tanti ha fatto sospirare, ridere o piangere.

La differenza dell’Amore 2.0 sta nella velocità: in poco tempo si ottengono risposte, si iniziano ad intavolare discorsi seri, le aspettative aumentano e, talvolta, rischiano di sgonfiarsi come soufflé in ancor meno tempo.

Se in un recente passato certe ipotesi, certi avvenimenti e certe emozioni erano custodite gelosamente in un diario o in una scatola dei ricordi, ora vengono spiattellate e condivise alla portata di tutti.

E’ il nuovo “Effetto Amore 2.0” : quando  in Brasile qualcuno decide di condividere qualcosa, che sia anche solo un video con il volo delle farfalle, dall’altro lato dello schermo c’è almeno una persona che se ne domanda il significato e inizia a elucubrare a riguardo, scatenando una vera e propria tempesta emotiva.

Come siamo arrivati a tutto questo? E, se possibile, come sopravvivere all’Era delle Date App, dove un like vale più di mille parole? Partendo proprio da Tinder,  tormentone dello scorso dicembre, vogliamo proporre otto regole per “andarci con i piedi di piombo” ed evitare di rimanere scottati.

Regola numero 1: Leggerezza

Premesso che entrambi vi piacciate e che abbiate trascinato il profilo altrui verso destra, ora avete la possibilità di chattare. Iniziate pertanto a parlare, a condividere opinioni, esperienze e interessi. Il tutto è mantenuto ad un livello sempre più inafferrabile, quasi privato d’importanza. Perché in questa prima fase non ci si può esporre troppo.

Regola numero 2: No confessionale, please!

Vietate dunque le confessioni o gli argomenti troppo complessi; benvenuti invece i generi musicali, gli elenchi di libri o i viaggi all’estero fatti o ancora nel cassetto. Mistero batte extrachiacchiere, sempre.

Regola numero 3: Amore a km 0

In questa parte si aggiunge una progressiva voglia di sentire la sua voce ma soprattutto il desiderio di vederlo/la dal vivo. Per chi avesse la fortuna di avere “l’oggetto” del proprio interesse a pochi km di distanza, sarà questione di poco tempo; se invece dovesse trovarsi in un’altra città o in un altro continente, lasciate perdere. Le lettere e i saluti con i lacrimoni alla stazione appartengono alla generazione dei vostri nonni, non a questa.

Regola numero 4: Credere è bene, dubitare è meglio

Su Tinder si possono trovare tre categorie distinte: esistono i “ricercatori/ricercatrici” seriali, ovvero quelli che frequentano (o sperano di farlo) una o più persone contemporaneamente e purtroppo riconoscerli non è facile, anche perché molti di questi sono già felicemente in coppia e cercano un divertimento fugace e momentaneo; gli “ancorati al passato”, ovvero utenti dal cuore spezzato che si buttato sulle App come Tinder per andare oltre, cercare di dimenticare il passato in modo da potersi costruire un futuro. Infine esistono i “liberissimi”, sia di mente che di cuore, gruppo talmente esiguo e più raro da trovare di un Dodo ancora respirante.

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Regola numero 5: Lasciate perdere i serial Tinder

Per quanto riguarda i “ricercatori seriali” c’è poco da dire: questo 80% degli iscritti al sito cerca una sola cosa, il divertimento estremo, la trasgressione di poter uscire con più persone contemporaneamente e difficilmente diventerà materiale per una relazione seria e duratura. Può andar bene per un pomeriggio, o al massimo un paio di serate.

Regola numero 6: Il passato deve rimanere tale

Ma tra le proposte la peggiore categoria è la seconda: questi soggetti, ancora in balia di eventi di un passato più o meno recente, si ostinano a coinvolgere terzi in un gioco mentale che  può persino coinvolgere l’ex di turno, portando alla quasi sicura disfatta emotiva della new entry. Davanti ad un soggetto del genere non resterebbe che scappare. Capita spesso di vedere episodi o di sentire confidenze di amici/amiche che sarebbero disposti a raccogliere i pezzi frantumati dell’altro, sbagliando, facendo la cosa giusta… Purtroppo l’amore non è una scienza e non si basa su statistiche o calcolo delle probabilità: quanto può funzionare per uno, diventa la disfatta emotiva dell’altro. Non esistono certezze in questo ambito, se non una: non esisteranno mai due relazioni analoghe. Pertanto conviene buttarsi e vedere come andrà. Magari portandosi dietro un paracadute, qualcosa insomma che limiti i danni evitando di farvi sfracellare completamente al suolo.

Regola numero 7: Diffidate da Mr. Perfezione

Sembrerà strano, ma difficilmente gli utenti sembrano esattamente quell’ipotetico soggetto che presentano su Tinder. Perciò ricordate di diffidare dalle imitazioni e dagli stereotipi. Mr. Palestrato che cita Oscar Wilde? Provate a chiedergli da quale romanzo sia tratta tale citazione. Il Bellone che propone di portarvi a mangiare ostriche e caviale al mare? Molto bene, ha già prenotato il ristorante? Esistono ovviamente le eccezioni; aspettate a definire la vostra situazione come una di queste.

Regola numero 8: Relax take it easy

Con lo scenario presentato sopra, non volevo spaventare nessuno né limitare a quel tipo di situazione ogni possibile approccio su Tinder. Credo semplicemente che l’esperienza in certi casi serva più delle ipotesi e delle congetture. Salvo alcuni casi, ovviamente, ma questi sono quasi più introvabili di un capo decente durante il primo giorno di saldi.