Dal 6 febbraio, fino al 16, è in corso la sessantaquattresima edizione di Berlinale, Berlin Film Festival, importante crocevia dell’industria cinematografica.

Oltre 400 i film in programma, suddivisi in cinque sezioni tra cui Panorama, dedicata alle produzioni indipendenti; Art-House, pellicole e documentari di attualità di tutto il mondo, e Genaration, dedicata a bambini e ragazzi.

L’apertura, quest’anno, è stata affidata a The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, un film a cui, ha contribuito anche il marchio italiano Prada, con una serie di valigie create ad hoc.

Tra i film in gara per l‘Orso d’oro, non ci sono opere italiane.

Tre le pellicole italiane presenti nella sezione Panorama:In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, Felice chi è diverso di Gianni Amelio e Natural Resistence di Jonathan Nossiter.

La rassegna, sotto la direzione di Dieter Kosslich, sta riscuotendo successo, non solo per le pellicole proposte, dall’assai discusso Ninphomaniac, all’atteso The monuments Men, o Yves Saint Laurent, ma anche per le retrospettive, come quella dedicata a La bella e la bestia, e per lo spazio dato ai giovani talenti.

Quando si tratta di cinema non si possono dimenticare il glamour, gli exclusive party, e soprattutto i red carpets, calcati da una flotta di divi, la maggior parte hollywoodiani. Tra loro ci piace ricordare George Clooney, Adam Brody, Ralph Fiennes, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe, Harvey Keitel, Jude Law, Bill Murray, Edward Norton, Léa Seydoux, Tilda Swinton, Owen Wilson, Uma Thurman.

Immagini: Vogue.it