Al Torino Film Festival, dedicato principalmente alle opere indipendenti ed agli esordi, e da sempre attento ai problemi dei giovani, ha vinto  l’adolescenza di “Keeper”, l’opera prima del trentasettenne regista belga Guillaume Senez. La giuria, presieduta da Valerio Mastandrea, ha scelto “Keeper”del belga Giullame Senez,  la storia d’amore di due quindicenni, con i loro dubbi, infantilismi, incertezze, entusiasmo , che ha convinto i giurati Marco Cazzato, Josephine Decker, Jan-Ole Gerster e Corin Hardy.

Il premio speciale fondazione Sandretto è stato assegnato all’argentino “La patota” di Santiago Mitre, che ha vinto anche il riconoscimento per la miglior attrice, Dolores Fonzi, qui interprete di una donna trentenne, che non denuncia la”patota” cioè il gruppo  che l’ha stuprata e rinuncia alla carriera d’avvocato per dedicarsi all’insegnamento in un paese povero al confine con Uruguay e Brasile.

Miglior attore è invece Karim Leklou, protagonista del francese “Coup de chaud” di Raphaël Jacoulot, uno dei favoriti di questo Tff, che è stato il più votato dal pubblico.

Miglior sceneggiatura  ex aequo, al cinese “A Simple Goodbye” di Degena Yun storia di una ragazza che si trova a riallacciare i rapporti col padre malato di cancro , e a “Sopladora de hojas” di Alejandro Iglesias Mendizábal, dal Messico, surreale opera prima dedicata anche questa al mondo degli adolescenti.

  Immagine: www.torinofilmfest.org