Per Donatella Versace, gli abitanti del monte Olimpo camminano per le strade di Cuba. Itinerari di viaggio ricalcano le linee guida di una tra le più riuscite passerelle del marchio.

Sotto gli occhi inflessibili della medusa, sfila un carosello di colori pastello che non lascia spazio a muliebri divagazioni; Rosa, beige, prugna, grigio, bianco, celeste, azzurro, nero, cammello, cipria, ocra, fucsia abbinati a lavorazioni ricche e volutamente barocche, consegnano un’assolata cartolina delle strade dell’Havana.

Il glamour del brand prende la forma di preziose lavorazioni e ricerche stilistiche senza pari. I completi indossati con la t-shirt, il monopetto con giacca a un bottone trasformato in tuta o gli shorts dal taglio sartoriale, rientrano in un guardaroba proprio di un intero lifestyle dominato dal lusso.

Eco del lifestyle l’ambientazione della passerella che in maniera disincantata gioca con i feticci del brand, via libera dunque ad uno spietato e malizioso gioco bondage di arredi e decor firmati Versace.

Per il beachwear retromarcia stilistico, Donatella si muove negli spazi che conosce meglio, la magna grecia, tocchi di oro illuminano panneggi e lavorazioni di maglia declinate in bianco e nero. Fisici statuari sapientemente scoperti per gli dei dell’estate 2015.

Tutto è misurato nell’eccesso,  una prova di stile sapiente ma piacevole. Dal sandalo alla shopper, dal pantaloncino alla canotta tutto è perfetto.

L’unico Peccato è non riuscire a vedere per le strade, pezzi di collezione, visto che Versace all’uomo comune, preferisce fisicità possenti e fuori misura. Giochi di sguardi tra la medusa è divine creature a tutti muscoli.

 

 

Immagini: Style.com