Comporre e scomporre, fare e disfare. Pensare.

Questi i primi pensieri che vengono in mente guardando la collezione primavera estate 2016 Prada che omaggia il tailleur, il capo femminile iconico per eccellenza, ma, ovviamente, a modo suo.

Il tailleur viene quindi scomposto e ricostruito con l’aggiunta di stoffe sul davanti o rielaborato con materiali sperimentali e rievoca un’eleganza post moderna che guarda al passato ma cambia radicalmente la concezione del futuro prossimo.

Fondamentali le sovrapposizioni. Gonne e camicie e pullover “v” neck o vestitini in organdy e camicia o ancora, cappotto, pullover, camicia, gonna. Tutto organico ma allo stesso tempo inorganico.

Accessorio cult la veletta, reinterpretata per la prossima primavera in chiave inusuale come se fosse una collana.

Per quanto concerne le borse ritornano le double-bag a cui viene sostituito un frame alla cerniera mentre se ne aggiungono in coccodrillo, in pitone o in vitello e coccodrillo.

I colori sono sgargianti, sempre, anche nelle calzature. Deliziose le flat shoes tipo ballerine con una sfera sulla punta. Le decolltè invece diventano elaborate e piene di unioni fra materiali, mentre gli orecchini sono in paiettes, costruite ed elaboratissime.

Altro elemento della collezione é l’asimmetria su giacche e cappotti a righe.

Per la sera infine cappotti lavoratissimi con pietre e paiettes saranno un must. Anche in questo caso saranno da abbinare a giochi di sovrapposizioni e mescolanze, tipiche nella moda Prada.

Una collezione, questa presentata da Miuccia, che nuovamente stravolge, i canoni della moda “sbeffeggiando” e rielaborando i simboli della femminilità.

Immagini: Courtesy Press Office