Il secondo giorno di Pitti Immagine Uomo conferma che il mondo della moda è in crisi. La crisi è presente e si sente nell’aria. La voglia di sperare c’è ma una spinta alla ricrescita manca. I brand investono poco in Italia e tanto all’estero. Su tutto sovrasta la spada di Damocle della recessione.

L’ estremo lusso però non ha problemi, anzi, è in crescita. Un esempio può essere la variegata e preziossima collezione di Kiton che, a conferma della preziosità del Made in italy, presenta un uomo elegantissimo, metropolitan chic che venera il cashmere: tagli attuali per un’eleganza timeless.

Simile concetto vale per Calabrese. Una collezione variegata, ampia e piena di piccole e sfiziose sorprese quali i bracciali in macrame e cammeo o le mantelle da donna, è quella che presenta il brand napoletano. Il tutto è un omaggio all’ Italia, alla sua estrema sartorialità ed al concetto di lusso in questo caso accessibile ed adatto non solo per le occasioni formali ma per il daywear. Interessanti i portachiavi a forma di cravatta e le sciarpe dalle mille fantasie.

Sulla stessa tendenza del lusso accessibile non si può non menzionare Mitchumm una delle rivelazioni di questa edizione di Pitti Immagine, brand giovanissimo che presenta la sua terza collezione.

Gli abiti sono cento per cento made in Italy, lo stile è vintage, ma allo stesso tempo contemporaneo e la voglia di stupire è tanta. Un esempio può essere la pochette/portadocumenti, un accessorio che sul lato superiore ha le sembianze di una pochette da taschino mentre nasconde un porta documenti in pelle. Interessanti le maxi sciarpe, un’unione di foulard vintage e cuciti assieme.

Altra rivelazione in un concetto di medio target sono i cappelli Panizza, una reinterpretazione in chiave moderna del classico copricapo maschile. Prezzi accessibili per un risultato elegante.

Si sale di fascia parlando di Jupe by Jackie, l’azienda di cravatte olandese che produce le proprie creazioni in India. Novità assoluta è la spilla ed il lancio di una collezione di camicie.

Tra gli accessori, il big name di The Bridge ha voluto omaggiare il giovane, ma con tanta esperienza, designer Eduardo Wongvalle, offrendogli la possibilità di presentare una capsule collection con l’etichetta del marchio: zaini, borse e borsoni dallo spirito British.

Tateossian, il colosso di gioielli inglese, ha puntato per questa stagione sui gemelli. I materiali preziosi o comunque ricercati quali i diamanti, l’oro o la madreperla  sono gli “ingredienti tipici” per i gemelli Tateossian. Nessuna novità per quanto riguarda invece gli orlogi ed i braccialetti.

Infine, altra dimostrazione di fashion accessibile sono gli occhiali da sole Saraghina. Glamour a meno di 100 euro.

Immagini da Sinistra a Destra: Kiton, Calabrese, Mitchumm, Panizza, Jupe by Jackie, The Bridge, Tateossian, Saraghina