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Si è conclusa ieri la New York Fashion Week dedicata alle collezioni femminili per il prossimo autunno inverno.

Come per i giorni precedenti, anche queste ultime collezioni si sono caratterizzate per i magnifici abiti da sera (Marc Jacobs e Marchesa) e da cocktail (Boss e Anna Sui) e per il ritorno del cappotto a capo cult di stagione (Calvin Klein e Del Pozo in primis) così come per la grande sensualità, a volte estrema, trasmessa attraverso gli abiti.

Jack McCollough and Lazaro Hernandez alla guida di Proenza Schouler, per esempio, hanno presentato un collezione dal forte impatto estetico poiché, per la prima volta nella storia del brand, lo stile iper androgino della loro donna ha incontrato la sensualità: ci si veste sì per essere carismatici e far vedere chi si è, ma anche per piacere agli altri sembra dire il messaggio trasmesso dal duo McCollough-Hernandez.

Iper sexy anche le “dolls” di Jeremy Scott che, nel voler essere naïf e gioiose, si trasformano in party-girl d’eccellenza. In fondo che cos’è la moda se non un divertimento, uno scacciapensieri?

Sulla stessa lunghezza d’onda è Anna Sui che, in maniera super raffinata, omaggia la Scandinavia ed i Vichinghi. In passerella sfilano infatti eleganti e moderne vichinghe, coloratissime e bellissime che godono della loro giovinezza.

Non per tutti la moda è divertimento, per altri moda significa lavoro, praticità, realtà.

A confermare questa idea vi sono Boss e Ralph Lauren. Il primo, sotto la guida di Jason Wu, presenta una collezione che omaggia la bellezza industriale: perfette manager sfilano in passerella con abiti dai tagli asciutti ma dalla silhouette morbida. Il secondo, invece, omaggia il Far West con dettagli e stampe che ricordano i Navajo. Il tutto, però, in una visione pratica e metropolitana, così come lo è la cliente Ralph Lauren.

Infine, il ritorno del cappotto a capo cult di stagione. Che sia architettonico e colorato come quello di Del Pozo o dalla semplicità nascosta e lineare come per la urban-woman di Calvin Klein il cappotto deve proteggere, riscaldare ma anche sedurre e mostrare chi siamo o, meglio, chi saremo.

 

 

Immagini: Style.com