London Collection Men: non si possono reinventare ad ogni stagione i canoni del vestire dell’uomo contemporaneo. Nemmeno si deve, forse. Tirarsi fuori dal ciclo forsennato del nuovo per il nuovo, può solo far bene al sistema della moda.

Poche fiammate innovative sulle passerelle londinesi che si sono confermate in linea di massima conservatrici di un ideale virile, asciutto e pulito.

In questo margine si collocano le collezioni di Margaret Howell e Dunhill, uno sguardo verso il passato per ricalcare modelli fatti di esattezza sartoriale e ricercatezza delle forme. Sfrontato il lavoro di KTZ, la storia è palpabile e materialmente si palesa sui capi, applicazioni vistose decorano i paltò dall’afrore volutamente militare.

Il nero è consacrato come colore simbolo delle passerelle di Lou Dalton, tessuti d’avanguardia disegnano silhouette neo-minimal, per un uomo giovane e dinamico.

Shark Attack! Mentre dilaga l’ossessione per gli squali la passerella di Christopher Raeburn, ci consegna una collezione brillante dal forte piglio innovativo. Lana, flanella e pelliccia fanno i conti con i tessuti tecnici dei salvagenti e inediti pattern.

Dissacrante il lavoro di Topman Design, sagome volutamente sproporzionate, ispirate dalle rock band ’70, e superfici martoriate descrivono un androgino che convince poco, difficilmente collocabile fuori dalla performance. Geniale Jeremy Scott per Moschino, su una passerella innevata, ridisegna un montanaro molto audace. In un caleidoscopico assemblage di pellicce, patchwork e muliebri fiorellini la figura maschile ne esce rinvigorita ed esaltata, consapevole del proprio fascino.

E’ radicalmente chic l’uomo per il prossimo inverno a Londra, colto, persegue un ideale estetico ricercato e mai banale. Per Burbery Prorsum un artista bohemien che affronta il freddo con ampie mantelle.

Joseph decostruisce lo stile “hipster” e lo riassembla in un inedito collage.

Iperclassicismo in casa Gieves&Hawkes, la sartorialità diventa regola e nessun capo le si può sottrarre. Di contro l’ “hooligans” della moda, Alexander McQueen, sconvolge i ben pensanti con capi d’ispirazione militare mitigati da stampe floreali ton sur ton, la silhouette è asciutta e le proporzioni sono striminzite.

Un guardaroba che unisce città e tempo libero, heritage e modernità è quello di Hardy Amies. Completi rigorosi e frizzanti nei toni, parka degradè e pull sfumati le cromie non sono mai nette e totali, camaleontico è il suo uomo.

Erede della migliore tradizione “brit”  Christofer Kane gioca con colori pop e fantasie optical. Giovanile fresco e mai scontato, unica nota vivace in una moltitudine monocromatica e piatta. Vera scoperta della LCM Coach che alla sua prima passerella accosta forme contemporanee a capispalla dal gusto sixty.

London Collections Men 2015: la vera innovazione è affare sottile.


Immagini:Press Office courtesy

London Collections Men: you cannot reinvent every season of the canons of contemporary dress, nor should you, perhaps. Get out of the cycle of the madman again and get into the new, because it can only be good for the fashion system.

A few innovative ideas blaze on the London runways and are confirmed in principle by the maintenance of a masculine ideal, dry and clean.

In this margin, collections of Margaret Howell and Dunhill are placed, a look to the past to trace patterns made of exact tailoring and refined design. Cheeky work of KTZ, where history is palpable and physicality is revealed on garments.

The color black is enshrined as a symbol of the catwalks of Lou Dalton, who uses tissue-edge styling neo-minimal silhouettes, for a man who is young and dynamic.

Shark Attack! While rampant obsession with sharks show with Christopher Raeburn, they delivered a brilliant collection with a strong, innovative look. Wool, flannel, and fur are confronted with technical fabrics and an unusual pattern of life buoys.

Irreverent work by Topman Design showcases deliberately disproportionate shapes, inspired by ’70s rock bands. Brilliant Jeremy Scott for Moschino, on a snow-covered walkway, redesigns a very bold mountaineer. In a kaleidoscopic assemblage of fur, patchwork and feminine flowers, the male figure emerges invigorated and exalted, aware of his charm.

And ‘radically chic man’ for next winter in London, a man who is educated and pursues an aesthetic ideal that is sought and never dull. For Burbery Prorsum, a bohemian artist who faces the cold with large capes.

Joseph deconstructs “hipster” style and reassembles it in an unusual collage.

Gieves & Hawkes show that tailoring rule becomes the head and no one can escape. Conversely ‘”hooligans” of fashion, namely Alexander McQueen, upsets thinking leaders with military-inspired floral prints mitigated by ton sur ton, the silhouette is dry and the proportions are stunted.

A wardrobe that combines work and leisure, heritage and modernity is that of Hardy Amies. Full rigorous and sparkling tones, parka degradè and faded colors are never clear and total chameleon is his man.

Heir to the best tradition of “brit”, Christofer Kane plays with pop colors and optical patterns. Youthful, fresh, and unexpected, lively in a monochromatic and flat multitude. Real discovery of LCM is Coach that his first runway approaches to contemporary forms of outerwear in the taste of the sixties.

London Collections: Men 2015, the real innovation is subtle affair.