La London Fashion Week ha chiuso i battenti con gli ultimi botti. Al super lunedì della moda ha preso parte anche Christopher Kane, che ha voluto rendere omaggio al suo mentore, il professor Wilson, recentemente scomparso. “Se sono qui, é merito suo”.

Muovendosi all’interno di una color palette prettamente scolastica, il designer ha creato deliziosi abiti di seta, con preziose gonne di tulle. Una collezione piacevole ma che non  brilla particolarmente per originalitá.

Peter Pilotto e De Vos hanno voluto tentare nuovi approcci. Con una collezione dalle linee semplificate, i due designers hanno abbandonato, forse temporaneamente, le loro stampe digitali a favore di quelle grafiche, mixate il piú delle volte a righe.

La collezione benché all’apparenza molto seria, è versatile grazie a romantici mini dress a-line e adatta ad ogni etá per via dei colori acidi.

Molto chiusa e dark la donna secondo Simone Rocha: il nero infatti domina la collezione  chee riesce ad essere luminosa grazie a tessuti lucidi. Dettagli di piume arricchiscono i bordi di abiti e gonne e, benché il corpo femminile sembri all’apparenza celato, velate trasparenze lo svelano.

Un look audace, come è audace l collezione di Giles. Stampe leopardate, pitonate ricoprono il dorso dei vestiti. Stupefacentemente eleganti i “pigiama” in seta rosa, intervallati da righe, ma da notare sono gli artigli oversize e multicolors degli eagles che adorano i look. Come sempre, lo scopo della settimana di moda é “dress to impress”, ma a volte sarebbe bene ricordare che less is more.