È sottile il discrimen che separa una star dal mito, in una Hollywood pesante infestata dall’ingombrante solco di Marlon Brando, un attore dal talento complesso e inaspettato, icona del giovane tormentato e ribelle, assurto a breve a sex simbol, nell’immaginario maschile e femminile diventò legenda.

A sessanta anni dalla scomparsa di James Dean pare che ci sia ancora molto da dire riguardo al giovane che ha segnato un’ epoca, un nuovo film, Life, racconta un aspetto ancora silente della sua breve seppur articolata vita.

Niente sentimentalismi, la pellicola racconta la storia vera dell’amicizia nata tra il fotografo della Magnum Dennis Stock e l’attore James Dean, quando nel 1955 la celebre rivista che dà il titolo al film commissionò a Stock un servizio fotografico sull’attore.

Interpretato da un cast d’eccezione, “Life” vede la star di Twilight Robert Pattinson nei panni del fotografo della Magnum e Dane DeHaan in quelli di James Deen, affiancati sul grande schermo da Joel Edgerton, sir Ben Kingsley e dall’italianissima Alessandra Mastronardi.

Mentre la pellicola si candida a diventare must di stagione il fashion sistem  innalza James Dean a Icona imperitura di stile, la purezza delle forme mista a tessuti concreti e quotidiani, incontra per le strade successo di popolo.  Il candido cotone privo di stampe  abbinato a jeans regular fit  e giubbino in pelle, continua a distanza di sessant’anni  a fare tendenza.

Per le strade questo eccesso basic  è ormai maniera, tutti sono tormentati e ribelli, tutti deviano dalla norma con la stessa banalità. Nessuna rivoluzione copernicana in fatto di stile come fece James Dean, sabotando la giacca e la cravatta in favore di un approccio più fresco, si legge guardandosi intorno.

La gioventù bruciata  di sessanta anni fa cede il posto ad una gioventù omologata.

Immagini: (outfit) LUISAVIAROMA.com