Si riscrive il codice uomo in casa Burberry Prorsum, un romanticismo pastello ma non stucchevole domina la collezione per l’estate 2016.

Una nuova eleganza rilassata e fluida, fonde con maestria l’abito, le membra e il movimento in una sintesi  che prefigura le nuove destinazioni della moda maschile. Un’ urgenza emozionale dalla forte componente romantica  ritrova nelle floreali lavorazioni del pizzo la misura di una nuova sensualità fatta di trasparenze e verginali nudità. La pelle si riscopre come arma di seduzione, ombreggiata appena dalle trine e merletti.

La silhouette, con le giacche fasciate e i pantaloni smilzi appena sopra la caviglia, gioca con preziose scelte tessili, risultando perfetta sia sui giovanotti che sulle Ragazze. Attenzione però a non definire unisex questa collezione, l’uomo Burberry senza urlare attesta la propria mascolinità con un eleganza che da sempre identifica il marchio.

Must di collezione, oltre le preziosissime camicie declinate in ogni tono, il trench che non resiste alla devastante azione del pizzo e si lascia contaminare dalla Laces Mania.

Altra nota piacevole nella monocorde fashion week londinese, l’inattesa e riuscitissima collezione di Belstaff che esce dalla monolitica interpretazione dell’uomo e consegna  un soldato gentiluomo.

Tra la sabbia del deserto parte la riscossa di un uomo anti-frivolo, l’ apparente severità è continuamente rotta, incessantemente martoriata  da quel che rimane della delicatezza di una scelta cromatica misurata ed esatta.

La scelta stilistica parte dalle mosse dell’esercito britannico che settanta anni fa a combattuto in Africa, da li si evolve il concetto di vestire l’uomo contemporaneo  con perizia tecnica. La pelle si sussegue al nylon per creare insoliti accordi.

Una magistrale prova di bravura, innovazione e ricerca tecnica che  stride un po’ con un marchio che continua a ritenersi valido solo nell’abbigliamento di bickers.

A Londra si respira la libertà di essere uomo

Immagini: pressoffice Courtesy