Linee pure e lavorazioni deluxe, le forature che disegnano la coda di rondine delle scarpe stringate misurano 4 mm e sono fatte a mano. Il lento procedimento di colorazione dura nove ore per ogni paio di scarpe conferendo la tinta perfetta. Questi e molti altri dettagli definiscono un prodotto esclusivo, distribuito a partire da novembre 2014 negli oltre 50 punti vendita del marchio, Church’s Crown.

Si apre dunque un nuovo capitolo per il brand inglese, che dal ’99 fa parte del gruppo Prada, una rivoluzione coadiuvata anche dall’ideazione di una linea ready to wear di lusso rigorosamente made in UK, che spiana la strada ad un total look del brand.

Stefano Cantino, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del gruppo Prada presenta la Church’s Crown Collection come l’esaltazione dei valori storici del marchio e della tradizione calzaturiera inglese di alta gamma: “il progetto è volto a esaltare le caratteristiche artigianali che compongono il cuore dell’identità di Church’s”.

Queste non sono che le prime manifestazioni di un ambizioso progetto che punta a toccare, entro cinque anni, il fatturato record di 250 milioni di euro. Dopo aver chiuso il 2013 con un fatturato di 68,6 milioni di euro (+3% a tassi di cambio costanti) a fronte di un ebitda di circa 4 milioni di euro.

Si crede molto e si investe nella crescita worldwide e nello sviluppo di Church’s, anche dello spazio produttivo e la creazione di un nuovo headquarter a Londra lo conferma appieno.

Immagine: Panorama.it