È partito domenica 12 luglio il Laeffe Film Festival dedicato ai grandi classici della letteratura. Ogni domenica alle 21.00 verrà trasmesso un film ispirato ai più grandi romanzi della letteratura mondiale, da Ragione e Sentimento a Molto rumore per nulla.

Proprio con Ragione e Sentimento si è aperta, domenica scorsa, questa rassegna cinematografica e letteraria e proseguirà, domenica 19 luglio, con un’opera biografica ispirata alle lettere e alle testimonianze sulla vita di Jane Austen. Un modo interessante di confrontare l’opera e la vita di una delle più grandi e amate autrici della letteratura mondiale.

Ragione e Sentimento, film del 1995 diretto da Ang Lee e interpretato, fra gli altri, da Emma Thompson, Kate Winslet, Alan Rickman e Hugh Grant, è un magistrale adattamento del romanzo di Jane Austen del 1811. La sceneggiatura è stata scritta dalla stessa Emma Thompson, che interpreta inoltre la protagonista Elinor Dashwood, nonostante le sue iniziali riserve sulla scelta del regista di inserirla nel cast a causa della differenza d’età con il personaggio.
La pellicola si incentra sulle vicissitudini di Elinor e Marianne Dashwood (Kate Winslet), due giovani sorelle, l’una pacata e razionale, l’altra passionale e imbevuta di poesie e romanzi, che dopo la morte del padre e le conseguenti difficoltà economiche, devono trasferirsi con la madre e la sorella minore, Margaret, e a iniziare una nuova vita. Il fratellastro, John Dashwood, nonostante la promessa fatta al padre di prendersi cura delle donne, viene persuaso dall’avara moglie Fanny a non condividere nulla con loro dell’eredità paterna. Nel frattempo, Elinor incontra Edward Ferrars (Hugh Grant), il fratello di Fanny, con il quale sembra subito crearsi un’intesa, mentre Marianne si invaghirà dell’affascinante Willoughby (Greg Wise) senza degnare di uno sguardo l’attempato ma generoso colonnello Brandon (Alan Rickman).

Il film vinse un Golden Globe come miglior film drammatico del 1995 e l’Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1996 e fu proprio sul set che Emma Thompson incontrò il futuro marito, Greg Wise, interprete del corteggiatore della coprotagonista Marianne. Racconta l’attore che una cartomante gli aveva predetto che durante le riprese del film avrebbe incontrato la sua futura sposa e che, essendo la Thompson all’epoca sposata con Kenneth Branagh, aveva immaginato che la sua anima gemella dovesse essere la sua partner cinematografica, Kate Winslet. Dopo i primi appuntamenti, tuttavia, Wise si rese conto che il suo vero interesse andava in direzione della Thompson, di sette anni più anziana di lui.

Scritto inizialmente in forma epistolare quando l’autrice aveva solo 19 anni, il romanzo fu successivamente rielaborato e riscritto in terza persona. Fu il primo romanzo pubblicato da Jane Austen, sotto lo pseudonimo “A Lady”. Sicuramente una delle opere più popolari e amate dell’autrice britannica, in molti però hanno storto il naso di fronte al finale e resta poco chiaro fino a che punto la ragione (rappresentata dal personaggio di Elinor) e il sentimento (incarnato nella romantica Marianne) trovino felice conciliazione. Un dilemma che sicuramente riguardò da vicino la vita della stessa scrittrice, divisa fra l’aspirazione a un’unione felice ed equilibrata, basata sul sentimento e non su interessi economici, e la consapevolezza della dura realtà che la circondava, oltre che del proprio spirito indipendente e libero.

Proprio di dilemmi e rimpianti parla Io, Jane Austen, period drama televisivo della BBC interpretato da Olivia Williams. Il film si apre con la proposta di matrimonio fatta da Harris Bigg-Wither alla protagonista, passata alla storia perché la 27enne Jane la accettò per cambiare idea il giorno dopo e ritirare la parola data, e prosegue con la narrazione della Jane quarantenne, scrittrice ormai affermata ma rimasta sola, apparentemente incrollabile e razionale, che per consigliare la giovane e bella nipote Fanny in questioni di cuore dovrà guardarsi indietro e riesaminare i motivi che l’hanno portata ad abbracciare il destino più temuto e dileggiato per una donna della sua epoca: quello della zitella.
Io, Jane Austen
Ispirato alle lettere private e ai diari di Jane Austen, il film esplora la vita della scrittrice britannica, i suoi amori e spasimanti veri o presunti (da Tom Lefroy a Brook Bridges), la condizione sociale ed economica delle donne nell’Inghilterra di inizio ‘800 e il rapporto fra letteratura e realtà: com’è possibile che colei che scrisse così magistralmente di amore e sentimenti non lo abbia mai sperimentato in prima persona? Quanto peso ha avuto il dato autobiografico e quanto la capacità di analisi e di introspezione psicologica? E cosa sarebbe successo se la Austen avesse deciso di rinunciare alla sua vocazione letteraria e si fosse accontentata di diventare una “Mrs” qualunque?

Scopriamo così lati inediti della vita di Jane Austen, gli intrighi, i desideri, i rimpianti che costellarono un’esistenza apparentemente immobile e ritirata e che il talento dell’autrice rielaborò nei romanzi che l’hanno resa immortale.

Appuntamento domenica sera su Laeffe!

 

Immagini: www.laeffe.tv