Concluse le sfilate della moda milanese, il fashion system si sposta a Parigi per la Paris Fashion Week Homme.

Il primo ad aprire le danze della moda maschile parigina è Carven che, disegnato da Henry Guillaume, presenta una collezione rigorosa, lineare, pulita, perfetta. Pochi orpelli e tanta sostanza.

L’uomo Carven è preciso e metodico. Per il giorno indossa giacche e cappotti dalle spalle importanti che lo rappresentano in tutto e per tutto, quasi  a voler essere lo status symbol dell’uomo contemporaneo. Da sera il look si addolcisce con un completo in velluto o uno “spezzato”, pantaloni in velluto e maglina di cashmere.

Da Carven a Valentino che presenta una collezione sempre al top. Pochi orpelli ma tanto lusso.

Pellicce, pellicciotti, giacche finemene lavorate, shopping bag di lusso e cartelle da lavoro per il vero businessman.

L’uomo Valentino è però un eterno globe trotter, un nomade che viaggia in tutto il mondo senza rinunciare allo stile, all’eleganza ma anche al comfort: giacche finemente lavorate vengono abbinate a jeans e l’abito elegante cade morbido quasi fosse una tuta, qualcosa da indossare con naturalezza. Capi adatti a viaggiare in tutto il mondo ed abiti per ogni occasione: un total look perfetto, strabiliante, folgorante.

Decisamente più costruito è l’uomo Heider Ackermann. Giacche a chimono finemente lavorate e dagli intarsi preziosi. Le linee sono morbide e la silhuette è slanciata. I colori sono presenti ma di secondo piano perché i lineari tagli degli abiti distolgono dal resto. Il tutto viene addolcito da un’atmosfera bohemien caratteristica dello stilista turco.

Immagini: Style.com