Nuova mostra all’ Espace LOUIS VUITTON nell’ambito della partnership tra Fondazione Musei Civici Veneziani e la maison francese.

Questa volta, in occasione della 56ª Biennale l’artista tedesco Tito Schulz espone alcune installazioni in dialogo con alcune lunette di Francesco Hayez appena restaurate col supporto di Louis Vuitton.

È la quinta volta che la Maison francese invita nel proprio spazio in Laguna artisti internazionali per mettere in scena una conversazione con maestri del passato, e Schulz è sempre stato intrigato dal lavoro del famoso autore de “Il bacio”.

Le lunette restaurate di Hayez, create dal pittore romantico all’inizio dell’Ottocento per decorare la borsa mercantile di Palazzo Ducale, rappresentano figure allegoriche di mostri e divinità. E richiamano un periodo ormai passato in cui Venezia era al centro del mondo. Schulz ha ripensato alle parole del curatore della Biennale Okwui Enwezor, che ha invitato gli artisti a riflettere sul tema della mostra secondo due parametri: “Lo stato delle cose” e “Le apparenze delle cose”.

“Con questo in mente mi sono ispirato al Theatrum Orbis Terrarum, sorta di primo atlante della Terra risalente al 1500, e ho realizzato due dischi che rappresentano il mondo conosciuto”, spiega Schulz.

Le tele tonde di Schulz, di due metri di diametro, galleggiano parallele nello spazio, ruotando lentamente attorno al proprio asse. Hanno un lato ricoperto da strati di colore e l’altro da una superficie specchiante, le lunette di Hayez, originariamente pensate per decorare i soffitti altissimi di Palazzo Ducale, in questo caso sono presentate più in basso, ad altezza d’uomo.
Le lunette appaiono e scompaiono negli specchi rotanti dei quadri di Schulz e questo crea un dialogo aperto fra le opere di Hayez e i visitatori.

 

Immagini: Visitmuve.it