Quest’anno, l’alta moda parigina ha avuto un grande assente in calendario, Valentino.

La Maison, per presentare la propria collezione autunno/inverno 2015-16 haute couture, ha optato per la Città Eterna, Roma, organizzando una serie di eventi dal titolo Mirabilia Romae, le meraviglie di Roma, un tour nel mondo ( e nei luoghi) dell’alta moda firmata Valentino.

Con la presentazione della nuova collezione haute couture, la griffe italiana ha avuto anche l’occasione per celebrare l’apertura del più grande negozio Valentino del mondo che si trova in piazza Mignanelli, a quattro passi da via de’Condotti, ma nota anche perché sede storica della griffe fondata nel 1960 da Valentino Garavani.

Per festeggiare al meglio questi grandi avvenimenti è stato organizzato, per i pochissimi invitati all’evento quali, per citarne alcuni, Gwyneth Paltrow, Tilda Swinton, Alessandra Mastronardi (con indosso gioielli deGrisogono), Bianca Brandolini d’Adda, un tour dei luoghi più spettacolari e nascosti di Roma all’insegna ed alla scoperta dell’essenza dalla haute couture firmata dal duo stilistico composto da Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli.

Location della sfilata poi, la stessa piazza Mignanelli, adibita ad hoc per l’occasione e chiusa al pubblico per la tratta che collega via Frattinia a via de’Condotti.

In passerella si sono susseguiti abiti dal sapore etereo ed eterno che richiamavano la romanità e Roma in ogni aspetto.

L’aquila, simbolo del potere imperiale, dominava nell’immaginario collettivo degli spettatori mentre le modelle indossavano abiti che ricordavano, per i giochi di sbalzi, le armature dei centurioni, per i colori i mosaici e gli intarsi delle domus, mentre il rosso Valentino simboleggia l’essenza della Roma contemporanea, l’oro la gloria e l’eternità ed, infine, il porpora la nobiltà romana sia pagana che cristiana.

Un omaggio tout court a Roma, attraverso influssi storici di ogni epoca, che ben si sposavano con le figure forti ma dalla bellezza classica delle modelle, pallide con la pelle color della porcellana.

Materiale dominante della collezione il velluto, lavorato all’ennesima potenza, soprattutto per creare pattern moderni su giacche e cappe. In particolare per una cappa, il velluto, lavorato a semi cerchio richiamava sia i portici dell’ Anfiteatro Flavio (il Colosseo), ma, destino vuole, anche i portici del Colosseo Quadrato, espressione ed omaggio fascista dell’architettura romana. Bingo!

Gli accessori, infine, comprendevano, anche se per l’inverno, sandali alla schiava e gioielli dal sapore antico: diademi, amuleti (pagani e cristiani) e bracciali all’avambraccio in oro divinizzavano la donna Valentino, rendendola ancora una volta, la vera e moderna vestale di Roma.

Immagini: Style.com