Protagonista della della nuova stagione è il colore: dal nero fino alle varie tonalità dei colori autunnali. Ma la vera novità non sta tanto in questo, quanto nell’intenzione di rinnovare e ricercare qualcosa che dia un tocco di allegria e movimento alle future giornate fredde e uggiose. E come non dare questo tocco se non con geometrie e stampe optical?

A partire da Moschino, rimanendo sempre in tema di colori, nei capi di Massimo Rebecchi notiamo anche delle stampe geometriche e applicazioni che s’ispirano a Peter Halley. Geometrie rielaborate e un po’optical, dai colori accesi anche per Byblos, in un labirinto di righe e quadri, dominato dal bianco, nero e rosso ma specialmente dal blu elettrico, scelto per la sua complessità di sfumature.

La geometria dominerà il guardaroba autunnale. Anche Fausto Puglisi ed Emilio Pucci sposano l’idea di un immagine ipnotica. Il primo, per Emanuel Ungaro, immagina la donna fasciata in bicromatici miniabiti, cappotti dai volumi e dalla silhouette rigorosi, tutto in black and white, che si mescolano ai tessuti abbondanti e ai tagli grafici. Il secondo, invece, nell’ultima collezione disegnata da Peter Dundas, fa primeggiare tanti capi con grafismi, adatti per la nuova donna urbana che guarda al futuro ma sempre mantenendo un contatto con la tradizione. La collezione è, infatti, un omaggio ai capi in bianco e nero realizzati dal marchese Pucci negli anni ’50, ma come rimando all’attualità, a dominare la passerella sono gli scenografici cuissard ricamati en pendant con i minidress, entrambi in paillettes.

Gli stilisti si fanno quindi promotori di un’estetica ipnotica, dove le stampe geometriche creano un senso di movimento e dinamicità. Tanti i pattern grafici, specialmente in black and white dal gusto psichedelico. Sisley e H&M seguono questa linea e si fanno ispirare dalle fantasie optical, mettendo forse un po’ da parte il colore e preferendo le stampe geometriche per cappotti e coprispalla. Zara, invece, ripropone dei tessuti classici quali il tweed e il pied de poule reinterpretandoli però in chiave moderna per i suoi pantaloni a campana.

Stampe optical anche per Aquilano Rimondi, con astrazioni e linee geometriche, sempre minimal, presenti sia nei tubini che nelle bluse smanicate, fino alle gonne longuette in georgette. Ferragamo invece si rifà all’arte di Mondrian, in fantasie e pattern grafici, a partire dal coat in pelliccia patchwork, fino alle gonne in tweed e ai vestiti sotto al ginocchio, il tutto tinto nei toni del marrone, ruggine, bianco e rosso vermiglio.

Infine torna di moda il Knit pattern. La lavorazione a maglia infatti è tornata nelle passerelle in versione couture, ricollegandosi alla tradizione del capo hand made, dove si ricreano dei pattern molto colorati, stile stampa grafica stampata, come ha fatto Bottega Veneta.

Immagini: LaStampa, Vogue IT, junglam.com, fashioninfusion IT