Lo sai? La Couture non è arte, è un lavoro. Odio quando la gente parla di ‘ Chanel è la moda, Chanel è la moda’. Chanel è stile, soprattutto”. A dirlo non fu Mademoiselle in persona, bensì Geraldine Chaplin nel nuovo cortometraggio firmato da Karl Lagerfeld. E come darle torto?

Presentato ad apertura della sfilata Metiers D’Art a Roma ( per saperne di più non perdete Chanel Metier’s d’Art Paris-Rome 2016:omaggio all’eleganza senza tempo), “Once and Forever” racconta in maniera semplice ed onesta chi era la donna il cui stile ancora oggi tutti noi cerchiamo di copiare o carpire.

Se l’anno scorso la magia di Chanel era stata catapultata all’interno della “favola” di Sissi, con Cara Delevingne e Pharrel Williams come protagonisti, questa volta Karl Lagerfeld mette da parte le favole e lascia che il talento smisurato di due attrici racconti la storia di Coco. Un film nel film in cui Geraldine Chaplin, che interpreta Mademoiselle per la quarta volta, entra nei panni di Coco Chanel come se fosse una seconda pelle, con un naturalezza impareggiabile.

Il personaggio di Kristen Stewart sembra faticare ad entrare in un personaggio tanto distante da lei: a tutta prima sembra una qualunque attrice/diva che fa i capricci e punta i piedi (prima per il regista, poi il co-protagonista col quale deve danzare), in realtà incarna magistralmente il lato fragile di Coco nascosto dietro una corazza difficile da scalfire e penetrare. Se all’inizio, la somiglianza estetica non incanta, lo sguardo e l’interpretazione della Stewart si.

Benchè la scelta della Stewart abbia fatto storcere il naso a qualcuno ( me in primis), è difficile non capire  cosa Lagerfeld abbia visto in lei: uno stile che se ne frega delle opinioni altrui, qualcosa di inquieto, fragile e delicato dietro un’apparente distacco. Un’eleganza all’inizio un po’ grezza che si sta forgiando nello stile della maison francese. Sbagliare capita, pardon Monsier Lagerfeld, per non aver compreso prima. Ma forse, avremmo dovuto fidarci senza esitare di uno che guida dal 1983 la maison con la stessa grazia, creatività e sicurezza di Mademoiselle.

Nel cortometraggio sono presenti pezzi d’archivio della Maison che lasciano senza fiato, abiti di inizio Novecento fino ad arrivare a quelli degli anni ’60. Avete presente quell’abito scintillante nel corto? E’ l’unico rimasto del 1919, un pezzo unico che segna la storia della moda.

Quest’omaggio alla maison, alla couture, alla grande Coco, è anche un omaggio al cinema, mostrando il dietro le quinte, le difficoltà della costruzione di un film o di un personaggio, gli strani meccanismi che si creano all’interno di un cast. E quale migliore location se non gli studi Cinecittà, a Roma, patria di grandi come Fellini, tanto ammirati da Lagerfeld, per presentare un corto che più di tutti racconta l’arte. Quella della femminilità, targata Coco.

Credits Video: Chanel 

Credits Immagini: Harper’s Bazaar UK