Guardare al futuro senza mai dimenticare al passato. Sembra che questo sia il mood dominante della New York Fashion Week che è iniziata il 14 settembre.

C’ è voglia di innovare, come sempre, si sa, è quello che del resto avviene ogni stagione, ma c’è anche tanta nostalgia del passato, da cui imparare, a cui ispirarsi per creare, rivisitare, reinventare…

Il taglio vita degli abiti continua a salire, mentre le gonne hanno orli più lunghi, i colori guardano agli anni ottanta, i modelli ai sessanta e ai settanta, la prossima stagione primavera/estate sarà all’insegna degli abitini sottoveste, dei tessuti leggeri e svolazzanti.

C’è inoltre, belle proposte degli stilisti, tanta voglia di femminilità, che sia quella irriverente, ironica e un po’ adolescenziale di Jeremy Scott, che ricorda tanto i cartoon futuristici che guardavano i nostri genitori,  quella dolce e romantica di Carolina Herrera, che veste, con un pizzico di malizia, raffinate pink-ladies,  quella sensuale e senza vergogna di mostrarsi di Tommy Hilfiger, che ha proposto una linea beach ispirandosi allo stile di Bob Marley, quella un po’ maschile, talvolta tomboy, di Opening Ceremony.

Inoltre una novità fa capolino: le unghie diventano dettaglio che arricchisce l’outfit, tanto da assumere quasi lo status di accessorio, come è accaduto da Jonathan Simkhai, nella cui sfilata le modelle hanno sfoggiato una french manicure argento abbinata al trucco occhi.

Che sia questa destinata a diventare il must della prossima estate? Di sicuro non sfuggirà ai soliti noti dei front-row, come Kylie Jenner, Jessica Alba o Rita Ora e Suki Waterhouse, che anche per quest’edizione non sono mancati alla sfilate dei loro amici.

Immagini: VogueRunway.com; WWD.com