“Quindi come stai?” chiedo alla mia amica che non vedo da un po’. “Beh così ti può andare come risposta?” inizia a raccontarmi lei. Recentemente single, continua a sentirsi con la ex mentre ha conosciuto un’altra su Brenda (Tinder per lesbiche e bisex, nda). Altra che nonostante un caffé seguito da una piacevole serata trascorsa insieme è scoparsa. “Abbiamo parlato e ci siamo salutate. Le ho scritto il giorno seguente e lei non mi ha risposto; ho aspettato un paio di giorni e poi le ho scritto ancora. Ho ricevuto una mezza risposta molto poco convincente” ha concluso la mia amica finendo il suo drink. “La ciccia come ha giustificato il suo comportamento?” le ho chiesto. “Ha detto che è molto impegnata e che è stata molto bene con me…ma non abbastanza per essere sicura di voler uscire ancora”.

La verità è che la situazione “dall’altro lato del fiume” è simile se non peggiore di quella della nostra sponda: avere a che fare con un proprio simile può essere talmente estenuante da consumare continuamente energie e speranze. Come fare a rapportarsi con una venusiana o un marziano che nella stragrande maggioranza dei casi ragiona esattamente come noi? Gli opposti si attraggono, ma i simili che fanno? si sopportano o riescono ad interagire senza troppi omicidi e lacrime?

Non ho molta esperienza in ambito gay (Queer as folks non basta per avere un’opinione in merito…anche se vale la pena di guardarlo solo per Brian Kinney!), ma ultimamente inizio ad avvicinarmi al mondo lesbo grazie proprio alla mia amica. E in questo caso, citando proprio una famosissima pagina Facebook, chi dice lesbica dice dramma.

Immaginate una donna: calma per la maggior parte del giorno, irascibile per cause esterne o interne in tempo di ciclo. Complicata sì, ma sostanzialmente calma e tranquilla. Ora, quando questa venusiana si scontra con un’altra sua simile, magari con le stesse paturnie e proprio allo stesso momento, il risultato è una pura catastrofe. A quanto mi dice la mia amica, poi, la faccenda si complica. Le lesbiche hanno una propensione all’amicizia tra ex non indifferente: non è raro infatti trovare ex sedute a bere in gruppi, magari accompagnate dalle attuali compagne. Certe mie compagne venute da Venere hanno imparato a porgere l’altra guancia; io ai miei ex al massimo porgerei l’altro lato del badile per colpirli meglio.

Trattandosi di donne che, come è arcinoto, preferiscono viaggiare in gruppo, non è raro incontrare qualcuna di particolarmente interessante all’interno della propria cerchia; altrettanto frequente è la possibilità che questa sia una ex di una nostra ex. Insolito ma abbastanza frequente anche fra etero, soprattutto nei piccoli paesini dove tutti sono stati con tutti e le valutazioni sulle reciproche prestazioni girano come vere e proprie pagelle sportive.

Tornando alla mia amica, dopo un secondo drink mi viene confidato che la Brenda girl ha rigirato la frittata dicendo che oltretutto era convintissima del fatto che l’altra fosse presa ancora dalla ex e che quindi l’intera faccenda sembrava tempo sprecato. Tipico esempio di mancanza di sincerità unito ad un pizzico di paraculaggine acuta o, come ha liquidato la mia amica, “è più facile fare i finocchi con il culo degli altri”.

In sintesi siamo tutto sulla stessa barca. Sconsolantemente vero.