A Parigi continuano le passerelle maschili. Trend assoluto è il viaggio in estremo Oriente con richiami, spesso, agli anni ’80.

Tutto cosi banale e, a volte, monotono. Non per lo stilista belga Dries Van Noten, che, volando anche lui in Asia, contamina la sua collezione con le dive degli anni ’50.

Sfilano modelli con giacche, cappotti, shorts ed abiti che richiamano, per materiali e tagli, il mondo dei Samurai, delle sete e del lusso asiatico più raffinato ma allo stesso tempo, le stampe di Marilyn Monroe in bianco e nero prevaricano e smontano (in positivo) ciò che sembra essere terribilmente ripetitivo.

Un gioco di contrasti, questo, che mostra quanto Van Noten riesca a viaggiare, pur rimanendo fortemente pragmatico e contemporaneo, con la fantasia. Un omaggio alla globalizzazione e ad un mondo sempre più unito e “uguale”?

Sicuramente ma questa collezione è anche un tributo al savoire faire belga più assoluto. I ricami impeccabili fatti a mano sulle giacche si sposano armoniosamente con le stampe più moderne e kitsch di Marilyn senza disturbare gli altri capi presentanti per la prossima estate.

Protagonista assoluta dell’Estate 2016 di Dries Van Noten è la giacca doppio petto, in principe di Galles o con fantasie floreali (discrete) e orientaleggianti, che cade delicatamente sul corpo.

Immancabili infine gli shorts dal taglio morbido, blu o con una piccola fantasia a fiori che richiamano i fiori di ciliegio, emblema nazionale del Giappone.

Questo è il cosmopolitismo della vera moda: intrusioni e miscugli armoniosi e delicati di culture, stoffe e tagli differenti e opposte fra loro.

Immagini: Style.com