Non voglio Arte per pochi, non più di quanto voglia l’Istruzione per pochi o la Libertà per pochi”.


È in queste parole dell’artista William Morris che si può riassumere la filosofia dietro
Affordable Art Fair, kermesse internazionale giunta alla sua quinta edizione, che si terrà a Milano presso il Superstudio Più di via Tortona. Dal 19 al 22 marzo 95 gallerie, fra italiane, europee ed extraeuropee, avranno l’opportunità di esporre opere d’arte originali di artisti emergenti o già affermati.

Il nostro obiettivo è quello di rendere contenuti solitamente riservati alle élite, accessibili ad un pubblico più allargato.” sottolinea Nina Stricker, nuova direttrice di Affordable Art Fair.

Quadri, fotografie, sculture, stampe e disegni, pezzi unici o a tiratura limitata, tutti rigorosamente sotto i 6000€, saranno i protagonisti della manifestazione che ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte, rendendola più accessibile sia in termini di contenuto che di prezzo. Quest’anno l’iniziativa vede anche l’introduzione di tre sezioni-novità: la Sezione Fotografia, la Sezione Exchange e la Sezione Young.

 

Ronen Art Gallery, Daan Oude Elferink, Celestial Light - ospite della Sezione Exchange

La Sezione Fotografia sarà curata da Denis Curti e nasce per rispondere al crescente interesse per questa forma d’arte, mentre la Sezione Young ospiterà 10 Young Galleries, accanto alle quali sarà allestita una mostra collettiva con i lavori degli Young Talents, vincitori del concorso AAF CERCA YOUNG TALENTS SUPPORTED BY WARSTEINER. La promozione degli artisti under 40 è infatti da sempre una costante di AAF, così come la sua natura internazionale, sottolineata dalla prima assoluta della Sezione Exchange, volta a valorizzare le relazioni all’interno del network internazionale della manifestazione. Paese protagonista di questa sezione sarà l’Olanda.

Tra i nomi più interessanti (solo per citarne alcuni) ci sono la personale di Max Papeschi con la sua arte politically-scorrect, la galleria Carré d’Artistes, che propone opere a prezzi davvero accessibili (fino a un massimo di 360 euro), l’Atelier Fabio Giampietro che farà “entrare” i visitatori nelle sue opere d’arte semplicemente dondolandosi su un’altalena e quattro artisti (Sabine Delafon, Laila Pozzo, Manuel Felisi e Giorgia Vian) che realizzeranno ritratti d’autore in un percorso dedicato alla ricerca dell’identità. Da non perdere l’AtelierFORTE che presenta un innovativo zoo interattivo abitato da sculture di animali fantastici in legno.

Max Papeschi, American Wedding

Non solo: in programma ci sono anche laboratori di pittura, aste, performance, talks, visite guidate e, dalle 19 alle 24 di venerdì 20 marzo, Art Night Out, una maratona pensata per riscoprire la città e i luoghi di produzione dell’arte – gallerie, atelier di design e studi d’artista – che sono spesso al di fuori dei circuiti tradizionali. Gli itinerari di Art Night Out comprenderanno anche quattro ristoranti che ospiteranno le pause culinarie Arte da Mangiare Mangiare Arte.

I visitatori avranno inoltre l’occasione di portare a casa un pezzo dell’opera Terzo Paradiso – Coltivare la città, un’idea di Michelangelo Pistoletto pensata come ideale integrazione di natura e architettura. Realizzato da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e N.o.v.a. Civitas, si tratta di un orto urbano coltivato sul terrazzo di Superstudio Più che verrà dissodato a partire dall’inaugurazione della fiera, il 18 marzo.

La mente dietro tutto questo è Will Ramsay, che nel 1996 aprì la galleria londinese Will’s Art Warehouse, aprendo ad aristi relativamente poco conosciuti. In questo modo la galleria fu in grado di proporre opere che andavano dalle 50 alle 2500 sterline. La risposta del pubblico incoraggiò Ramsay, tre anni dopo, a lanciare la prima Affordable Art Fair a Battersea Park a Londra, raccogliendo più di 10.000 visitatori, attirati dai prezzi accessibili e dall’ampia scelta delle opere proposte. Ad oggi, sono in più di 25.500 a visitare annualmente la fiera di Londra e l’arte esposta da oltre 120 gallerie britanniche e internazionali.

Con il crescente successo dell’iniziativa, AAF è diventata un fenomeno globale, con fiere ad Amsterdam, Bruxelles, New York, Milano, Singapore, Amburgo, Seoul, Stoccolma, Hong Kong e Maastricht, per un totale di 17 edizioni in 13 città di 11 paesi.

Immagini: press release