Parigi, la Ville lumiére d’Europa a cavallo tra fine ‘800 e i primi del ‘900, era l’indiscussa capitale mondiale dell’arte e della cultura. Henri de Toulouse-Lautrec è riuscito, più di chiunque altro, a descrivere e caratterizzare una città, uno stile di vita, i colori di una generazione e, più in generale, il vero stile di vita di questa città. La città del Moulin Rouge, di Montmartre, delle maisons closes è rappresentata appieno dall’opera dell’artista.

Toulouse-Lautrec sarà il protagonista della prossima grande mostra autunnale di Palazzo Blu a Pisa, in continuità con quelle degli anni passati dedicate a grandi maestri quali Picasso, Andy Warhol e Amedeo Modigliani che hanno riscontrato un grande successo di pubblico e critica.

Il pittore con la sua straordinaria produzione di opere grafiche ha innovato profondamente il mondo dell’arte, aprendo le porte alla modernità e superando quelle che erano le tematiche e i canoni di fine Ottocento. Genio poliedrico, attraverso la sua magnifica produzione di dipinti, locandine, litografie e poster, in cui i più grandi artisti creavano e si influenzavano a vicenda nella continua ed incessante ricerca del nuovo.

Presenti in mostra tutti i suoi celebri manifesti, affiancati da litografie, disegni e da  un’attenta selezione di dipinti. Un’occasione unica a Palazzo Blu per ammirare il corpus fondamentale dell’opera grafica dell’artista francese attraverso l’esposizione dei suoi manifesti e una selezione delle sue litografie più importanti facenti parte di quella che è, probabilmente, la più completa collezione grafica di Toulouse-Lautrec al mondo.

Dal 1891 al 1901, Lautrec realizza 351 litografie, 28 delle quali sono i celebri manifesti che l’hanno reso celebre e che oggi rappresentano dei veri e propri cliché visivi della Parigi che lui ritrae. La Parigi di Montmartre, del Moulin Rouge, dei cafè-concert e delle maison closes. La genialità e la portata innovativa delle sue opere non vengono, come spesso accade, immediatamente recepite dai suoi contemporanei. L’utilizzo di tecniche litografiche non utilizzate in precedenza, la forte ispirazione che Lautrec trae dal Giapponismo, l’essenzialità del segno e il suo spirito caricaturale, non lo rendono subito apprezzabile al grande pubblico.

Solo   alcune figure lungimiranti e alcuni collezionisti acuti con un occhio attento nei confronti delle innovazioni riconoscono l’importanza della sua produzione grafica sin da quando l’artista è ancora in vita. Tra di loro, il magnate che mise insieme la collezione esposta nelle sale di Palazzo Blu, è uno dei pochi ad aver compreso profondamente l’importanza dell’opera grafica di Lautrec nel suo insieme e a riuscire a recuperare sul mercato, facendo confluire in un’unica collezione, la quasi totalità dei manifesti e delle litografie dell’artista francese, mettendo su la più completa collezione delle opere grafiche originali di Lautrec che sia mai esistita.

Paragonabile in termini di quantità e qualità solo a quella conservata nella Bibliotèque Nationale de Paris e che venne  lasciata all’istituzione direttamente dalla madre dell’artista, la collezione esposta in mostra è fondamentale in quanto composta da primissime edizioni, opere uniche non presenti in nessun’altra collezione al mondo e numerose litografie che presentano dediche originali a matita e appunti di mano dell’artista.

Su 360 opere grafiche create da Lautrec, solo 6 di valore secondario non sono presenti in questa collezione, ma diverse qui presenti costituiscono gli unici esemplari esistenti.

Il percorso espositivo si sviluppa in cinque sezioni:

“Le Star, luci e colori di Montmartre”

Questa prima grande sezione presenta al pubblico le star, i protagonisti della vita artistica di Montmartre che hanno stimolato la fantasia e la produzione artistica di Lautrec. Questi personaggi sono immortalati sui celebri manifesti che rappresentano la vita del quartiere del divertimento parigino. Tra i personaggi rappresentati spicca la celebrità di Montmartre Louise Weber detta La Goulue protagonista, insieme al ballerino Valentin le Désossé, del primo capolavoro grafico di Lautrec, il manifesto Moulin Rouge, La Goulue di cui sono sopravvissuti pochi esemplari nel suo stato originario. Questo manifesto iconico realizzato nell’estate del 1891, viene affisso per le strade di Parigi nell’ottobre dello stesso anno e sconvolge i canoni dei manifesti pubblicitari realizzati fino a quel momento ed è sicuramente uno dei capolavori di questa sezione. E ancora Jane Avril, diversa dalle altre vedettes parigine, che instaura un rapporto molto stretto con Lautrec che porta alla realizzazione di altri capolavori presenti in questa sezione come il manifesto del Divan Japonais del 1892. E poi ancora l’attore comico Cadieux, Yvette Guilbert, Loie Fuller, May Belfort e vari altri protagonisti della vita artistica e notturna di Montmartre.

“Il Teatro”

La seconda sezione è dedicata al teatro di cui Lautrec è assiduo frequentatore.

Ama i tappeti rossi dell’ Operà e della Comédie-Française, ma anche il carattere innovativo dei teatri d’avanguardia. Insieme ai grandi Nabis quali Bonnard, Vuillard e altri, esegue numerosi manifesti, locandine e programmi per il Théâtre Libre di Antoine e per il Théâtre de l’Oeuvre di Lugné-Poe, immagini di Sarah Bernhardt per la Fedra e di altri spettacoli e opere classiche quali l’Antigone.

“Il grande pubblicitario”

Dal 1893 Lautrec realizza una serie di opere grafiche per pubblicizzare oggetti di arredamento, macchine fotografiche, catene per biciclette, romanzi, opere letterarie e musicali, riviste. Lo fa in un modo del tutto peculiare cambiando le regole ed innovando il genere. Lautrec è tra i primi a capire e a dare valore all’importanza della pubblicità, occasione per lui di espansione creativa e affronta i temi dei suoi manifesti senza intenzioni e presupposti sociologici, ma in modo naturale e propositivo. In questa sezione è esposto il celebre manifesto delle catene per biciclette Simpson del 1896,  quello Confetti del 1894 in cui pubblicizza i coriandoli di carta sparsi sulla protagonista da mani guantate e poi il manifesto per La Revue Blanche del 1895 che rappresenta Misia Natanson, musa del gruppo, in veste di pattinatrice, per promuovere la celebre rivista dei fratelli Natanson.

“Maisons Closes”

Sezione dedicata principalmente alla serie di 11 litografie che compongono l’album Elles, realizzato nel 1896, nella quale Lautrec racconta la vita quotidiana delle prostitute all’ interno delle case chiuse di cui l’artista è abituale frequentatore e testimone. Elles è una serie fortemente ispirata dal Giappone e dall’opera di Degas.

“Nel segno le passioni”

Una serie di opere che dimostrano la versatile creatività dell’artista. Cavalli, circo, incontri e temi di vita quotidiana sono solo alcuni dei soggetti presenti in questa sezione che raccoglie anche una serie di opere realizzate con la particolare tecnica litografica della “puntasecca”. Tra le altre sono presenti le litografie con i ritratti di alcuni suoi amici, animali e diversi altri soggetti. Qui esposte sono le opere dedicate al circo eseguite nel 1899, durante il ricovero in una casa di cura, opere grazie alle quali l’artista si guadagna la libertà e viene dimesso dai medici.

La grande mostra di Palazzo Blu, intende rappresentare al grande pubblico italiano e internazionale questa straordinaria avventura umana e artistica attraverso l’esposizione di un grande nucleo di opere di grafica, le quali hanno consacrato l’artista nell’Olimpo dei “giganti” dell’arte europea.

Orari:

Lunedì-Venerdì 10.00 – 19.00

Sabato-Domenica 10.00 – 20.00

Sito mostra: http://www.toulouselautrec-pisa.it

Immagini : Courtesy of Press Office