Il cane della direttrice di Vogue Uomo, Franca Sozzani, educato e paziente, attende istruzioni. Così come la sua padrona, che presiede la giuria internazionale di Who’s on Next Uomo, ed altri importanti membri della stessa, tutti depistati all’attico da un errore di stampa sul calendario di Pitti Uomo 86. Arriva a guidarli da lassù al piano interrato il presidente Napoleone in persona. Il bianco animale trotterella calmo a fianco della padrona, scortandola fra i pericoli che le scale tempestate di ghiaia sono per i tacchi sottilissimi delle scarpe rosse di Franca.

Il verdetto è già stato deciso, ma i concorrenti e la loro claque sono in trepidante attesa. Il concorso, alla sua sesta edizione, si apre a giovani italiani o stranieri capaci in campo innovazione e ricerca, purché viventi e operanti in Italia. Questa giuria ha lavorato su sei stilisti, usciti da una precedente scrematura di concorrenti. Due i vincitori pari merito, il ventiduenne Alberto Premi per le calzature bespoke sperimentali – usano pellami personalizzabili di alta qualità trattati con artigianalità genuinamente italiana- e l’italo-britannico Tom Lipop per la ricerca su materiali e forme, per la sua identità completa, ad alto tasso sartoriale.

Interessanti, oltre al premio in denaro, gli altri premi. Tra essi l’invito ad esporre nella prossima edizione invernale di Pitti Uomo 87 (13-16 gennaio 2015). Al vincitore della categoria prêt-à-porterè data l’opportunità di produrre una capsule collection con le aziende del distretto pratese che hanno aderito alla cosiddetta Fashion Valley. Al vincitore categoria accessori va un’offerta di promozione nella vetrina globale di e-commerce di yoox.com, attiva in oltre 100 paesi del mondo.

Il doppio premio attribuito è a dimostrazione che la moda oggi più che mai parla lingue diverse, offrendo una possibilità di scelta in un esigente mercato di culture sempre più diversificate.

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