Paul Roger Zenam è un giovane designer africano che ha trapiantato il suo cuore in Italia e lo stile Afro Bespoke Cool, che contraddistingue le sue collezioni.

La sua vitalità, i suoi abissi cromatici, la potenza dei simboli vengono traslati nella quotidianità mobile, dinamica, dell’uomo contemporaneo. Paul Roger Zenam attinge al vigore espressivo del suo continente e lo stempera sul foglio del codice  metropolitano, con la capacità di alleggerire, di infondere ironia, di giocare in modo nuovo con archetipi entrati nell’iconografia estetica collettiva.

Maschere, stampe, codici di scrittura dell’etnie africane, un decorativismo che attinge alla natura: tutto si contempera in un métissage unico, attuale, con iniezioni tessili e formali capaci di sradicare qualsiasi déja vu. Nelle sue creazioni Zenam predilige i tessuti Bogolan per le loro tinture naturali e terrose, come argilla impressa su stoffa; per i   simbolismi dei kuba e degli shoowa. Codici che resteranno nel dna dello stilista per sempre, insieme alle tinture tie and dye. Nonostante le sue radici nella cultura africana sente ben presto l’esigenza di un made in Italy autentico.

La matrice tessile di Paul Roger Zenam è l’incipit di ogni collezione.

L’appuntamento d’esordio è al Pitti Uomo di gennaio 2016, con una collezione scandita da tre mondi complementari e affini: un neo coloniale dalla forte mano cotoniera, una serie di capispalla in jacquard materico e potente, per arrivare alla suggestione Afro Beat declinata in chiave bidimensionale, con pezzi iconici come il trucker in denim e cashmere con impunture rosse a contrasto. Il nuovo dandy afro-politano di Zenam ha l’occhio sul passato con un’unica finalità: trasformare ogni suggestione in uno spunto per cambiare (in meglio) il presente.

 

Credits Immagini: Courtesy Press Office