La moda maschile milanese passa il testimone a Parigi dove, mercoledì 25 giugno 2014, è iniziato il tourbillon de créativité.

Apre le danze Carven, portando sulla passerella la working class francese. Forme snelle accentuate da pantaloni slim-fit abbinati a camicie abbottonatissime o con zip a collo alto, mentre l’uso di blocchi di colore e tessuto strizza l’occhio allo stile sporty-classico.

L’uomo Haider Ackermann è un dandy sofisticato, fintamente trasandato, amante di lunghe vestaglie di seta jacquard, pantaloni pigiama e foulard abbandonati sulle spalle.

Per Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli la p/e 2015 firmata Valentino sarà un trionfo mix and match di broccati fioriti, farfalle e uccelli, omaggio all’arte di Picasso, Cocteau, Kerouac e Pasolini. Capi classici e sportivi: trench e camicie si mescolano a k-way e bomber.

La giornata si chiude con la sfilata firmata Christophe Lemaire, caratterizzata da un look leisurewear dal sapore asiatico: pantaloni da jogging elasticizzati o loose-cut abbinati a camicie oversize indossate come giacche.

Giovedì 26 giugno in passerella le atmosfere hi-tech dello show di Rick Owens, un misto di streetwear e richiami apocalittici. I modelli, mascherati con polveri cadaveriche,  indossano tuniche sopra il ginocchio, pepli svolazzanti, panta-gonna e t-shirt sovradimensionate, caratterizzate da inserti in pelle, scarabocchi o ritagli di colori asimmetrici.

Per Luis Vuitton stile rigoroso e ricercato, sebbene declinato in tinte forti, dall’arancione al navy. Pantaloni a vita alta, giacche doppiopetto, camicie a motivo Karakoram, tute intere da aviatore e t-shirt a maniche corte. Dettagli sinonimo di raffinatezza stilistica: cinture a contrasto, sneakers in pellami pregiati e accessori logati.

Scende in passerella anche l’uomo Balmain e porta con sè carattere e una moltitudine di spunti stilistici. La collezione oscilla tra richiami sportivi e dettagli Navajo, grazie ai ricami geometrici effetto mosaico di perline e osso. Giubbotti racing o biker, pantaloni da moto in felpa, riferimenti alla Marina nei colori bianco-rosso-blu e shoes allacciate stile pugile.

Chiude la seconda giornata di sfilate Dries Van Noten, autore di una collezione sensuale, ispirata alla danza classica e contemporanea. Ballerini dai torsi scoperti con comodi pantaloni baggy e ampie camicie di seta si mescolano a ricami etnici, stampe e dettagli tereador.

Anche la terza giornata non manca di sorprendere: debutto parigino per il nuovo direttore creativo del marchio spagnolo Loewe, il giovane prodigio irlandese Jonathan Anderson. La collezione testimonia la maestria nella lavorazione dei pellami, specialità della maison, attraverso polo in capra scamosciata e cappotti in pelle quasi impercettibile.

Per la p/e 2015 Kris Van Assche crea outfit giovanili, a tratti trasandati nei pantaloni lunghi o corti stagliuzzati all’altezza delle ginocchia. Poi spazio a giacche da aviatore, parka e camicie a righe o a quadri. Trionfo del denim, non solo sui capi ma anche su cinture e borsoni.

L’uomo Givenchy fa parte di una gang chic. E’ elegante, eppure sembra uscito da un campo da basket. Gli stili si mescolano e vanno d’accordo: cravatta e giacca doppiopetto abbinata a bermuda e sneaker alte stringate. Cappotti classici effetto spruzzato, polo a bande bianche e nere, bomber con cappuccio indossate con pantaloni a sigaretta.

Comme de Garçons schiera un piccolo esercito multiforme. Giacche con bottoni dorati e bermuda ricordano le uniformi, rifinite con dettagli leopardati. Pettinature rock’n roll e, ai piedi, stivali scultorei con punte ricurve.

Alessandro Sartori infinefa sfilare sotto l’etichetta Berluti un moderno e contemporaneo gentleman che indossa abiti sartoriali ed accessori di eccelsa manifattura. La palette di colori è molto sobria. Bianco, beige, rosso e ocra sono sono le tinte di punta. Interessanti e sicuramente un futuro must have sono le Playtime sneakers, lussuose calzature adatte alla vita metropolitana

Immagini: Style.com. Nell’ordine: Carven, Haider Ackermann, Valentino, Christophe Lemaire, Rick Owens, Louis Vuitton, Balmain, Dries Van Noten, Loewe, Kris Van Assche, Givenchy, Comme des Garçons, Berluti