Si è svolto in questi giorni Milano Moda uomo, l’appuntamento internazionale con le novità del prèt-à-porter maschile, che ha visto la partecipazione dei mostri sacri della moda accanto a interessantissime new entry, presentando in anteprima, le collezioni primavera-estate 2014.

E nell’era di internet 2.0, non poteva mancare, per dare ancora più risalto all’importante occasione, l’ App creata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, una sorta di agenda costantemente aggiornata, con data, luogo e orario degli eventi, e una mappa per raggiungerli agevolmente.

Ed è proprio per un uomo al passo con i tempi e l’innovazione, che le collezioni sono state create, un uomo che ha la necessità di spostarsi alla velocità di un click, che trasforma gli abiti e gli accessori nei souvenir dei suoi viaggi, ma che non rinuncia mai alla sua personalità. I must della primavera/estate 2014 saranno gli ampi bermuda, proposti in diverse lunghezze, al ginocchio per Jil Sander, cortissimi per Neil Barrett, i pantaloni morbidi e alla caviglia, ed eccentrici capi spalla che sembrano provenire dal futuro.

Il colore predominante è sicuramente il bianco ottico, seguito da colori terrosi ed asciutti, come il sabbia, imperante per l’uomo del deserto di Trussardi, e l’arancio di Andrea Pompilio, che ha avuto l’onore di sfilare all’Armami Teatro.

Non mancano però, note di inteso colore, come i blu e i verdi di Salvatore Ferragamo, inaspettate e malinconiche fantasie tropicali, come quelle di Prada, fino ad arrivare al total black di Jiwenbo, primo stilista cinese ad approdare a Milano.

Ogni stilista ha attinto ispirazione da fonti diverse, ma il fil rouge dell’intera stagione è sicuramente il tema del viaggio: l’Ulisse di Dolce e Gabbana porta stampati sui suoi abiti i simboli dell’amata Sicilia, il moderno Marco Polo di Corneliani sogna l’oriente, e gli attivisti di Vivienne Westwood usano la moda per parlare di politica e denunciare il saccheggio delle zone rurali dell’India.

Uomini sempre pronti a tuffarsi in nuove avventure, che non amano programmare e che non hanno tempo da perdere, tanto che Bottega Veneta, propone giacche che sembrano ancora imbastite, o che addirittura sono solo disegnate e ampi borsoni perfetti per fughe improvvise, mentre Ermenegildo Zegna, sotto la guida di Stefano Pilati, (ex direttore creativo di YSL) pensa all’uomo d’affari più maturo ed urbano, che ha l’esigenza di essere pratico ma impeccabile in qualsiasi momento della giornata.

Canali disegna un perfetto dandy che oscilla tra il nostalgico e il contemporaneo che predilige i colori pieni e le forme asciuttissime. L’uomo Roberto Cavalli viaggia nel tempo e porta con sé dettagli damascati che fanno pensare a virili cavalieri medioevali, mentre quello Versace è un emblema del Kalos kai Agathos, mascolino e rigoroso come un atleta o un soldato, e anche Moncler Gamme Bleu, si ispira al mondo dello sport, più precisamente al gioco del cricket, tanto che i suoi modelli sembrano pronti per scendere in campo, più che per sfilare.

E se Prada imprime i ricordi di mondi lontani su maglie e camicie, Missoni preferisce imprigionarli in un originale ciondolo a sacchetto da portare sempre al collo, come unico vezzo di un look essenziale ed pulito. L’uomo di Fendi è poco più che un ragazzo, sportivo ma raffinato, essenziale ma mai banale, quello di Gucci, è sempre giovanissimo, sempre sportivo, ma con una personalità diametralmente opposta: ricercato al limite dell’opulento, non ha paura di eccedere e si avvolge letteralmente di fiori e colore. E dopo aver viaggiato per tutto il globo con la fantasia, approdiamo con Etro in uno scenario country dal piccante sapore Tex-Mex, tinte neutre e dettagli di puro colore, si fondono in look audaci e divertenti.

Una scelta interessante, è stata quella abbracciata da alcuni stilisti, come Pompilio e Prada, di far sfilare anche alcune uscite femminili, per stuzzicare la curiosità del pubblico e profilare i contorni della degna compagna di viaggio dei loro impavidi esploratori. Un’avventura, questa di Milano Moda Uomo, che ci sta regalando piacevolissime sorprese, e che rende ancora più frizzante l’attesa dalla prossima stagione.

Lucia Abbate