Oggi, 14 gennaio 2012 si è aperta la settimana milanese dedicata alla moda maschile, incominciamo così, stilista per stilista a vedere cosa troveremo in negozio il prossimo autunno-inverno 2012-13.

La prima sfilata, nel calendario della Camera Nazionale della Moda Italiana, era quella del marchio Corneliani che ha presentato una collezione molto sofisticata e contemporanea. Non si riesce a capire bene l’ispirazione dello stilista per questa sfilata, però, era noto, da tanti piccoli particolari, come lo sfondo della passarella che, tutte le uscite, volevano simboleggiare purezza, mascolinità, forza ed eleganza; un’ eleganza sui generis, fatta da mantelle, abiti finemente lavorati, ma anche da maglie con su stampe, classiche e contemporanee. Corneliani ha incentrato tutto su un lusso minimal, irriconoscibile ma certamente bello da vedere. Subito dopo questo noto marchio, è stato il turno del colosso Ermenegildo Zegna, noto per la sua eleganza e classe, da oltre cento anni. La collezione era bella e mirata a far scoprire un nuovo uomo Zegna, sportivo sì, ma non per questo meno elegante. I colori erano chiari, a differenza di Corneliani, e l’immagine che il brand voleva trasmettere era quella di lusso, inteso però come il tempo da dedicare a se stessi, rilassandosi, stando comodi, ma non per questo essere meno eleganti.

Un uomo all’avanguardia è quello presentato da Costume National che ha messo in scena un uomo che, anche durante l’inverno, adora mettere i colori  accesi o soft come il bianco(le prime uscite), il nero, il verde e il rosso. La ricercatezza nei materiali è continua e la sfilata è stata molto apprezzata, sia da me che dalla critica internazionale.

Degna di oscar è stata la collezione di Dolce e Gabbana che ha fatto sfilare un uomo bellissimo, elegante, sofisticato, ricercato e soprattutto barocco; l’ispirazione è comprensibile: l’abbondanza. L’Abbondanza nel guardaroba, nel lusso dei materiali, nei ricami, nel far sognare, nel credere, nello sperare in un miglioramento e in un progresso della società che sarebbe molto gradito a tutti noi. È stata presentata divinamente questa collezione in cui si notavano alcune icone della moda Dolce e Gabbana che, come sempre, traggono ispirazione dalla loro patria adottiva: la Sicilia. Altri temi centrali di questa collezione sono stati, sicuramente, il teatro, l’opera e i poeti maledetti. Il tutto si può dedurre dalle giacche molto elaborate ma anche dal fitting dei modelli e dalla stessa musica di sfilata che faceva rieccheggiare, nella sala dove è stata presentata, l’aria del teatro, dell’opera, della Musica. L’uomo di Domenico e Stefano è bello e dannato, sa di piacere molto a chi gli sta intorno e si comporta” da gran dama di corte”: in maniera influente e da seduttore. Un seduttore molto particolare che, probabilmente, nella vita terrena è denigrato per il suo enorme egocentrismo, nell’arte, invece, è molto amato dal pubblico, perchè si sa che costui ha un genio nella sua testa. La sfilata ricorda molto i dandy e lo stesso Oscar wilde( icona del duo stilistico). Infatti, l’omaggio fatto a questa pietra miliare del passato è stato eseguito in maniera sublime, impeccabile ed ha affascinato molto sia me che il resto degli spettatori di questa bellissima sfilata-spettacolo. Tutto era perfetto: dalle uscite dei modelli al set da sfilata; niente era lasciato al caso e nessuna cosa non era degna di ammirazione, di grande ammirazione per l’operato svolto da questa coppia che, ormai, da oltre un ventennio, seduce l’Uomo con le proprie collezioni.

Un buon lavoro è stato svolto anche da Raf Simons che, per l’autunno-inverno 2012-2013 Jil Sander, ha dato vita al nero ed alle sue sfumature. Il nero, l’assenza di tutti i colori, è vita, è eleganza e rigore, nota distintiva del marchio tedesco. I tagli sono squadrati, semplici, essenziali, molto minimal, adatti per un uomo che è deciso e caparbio. Frankie Morello, invece, ha seguito un’altra strada, quella del colore, delle fantasie e dei dettagli; l’ispirazione è quella del viaggio in terre lontane come l’India e l’Africa. Come sempre, il brand, è stato molto eccentrico, vistoso e particolare. Notevole, anzi, bellissima è stata l’ultima uscita in cui, un modello che aveva indosso un pareo, si è spogliato di questo ed ha concluso nudo la passerella.

Particolare ed elegante è stata la collezione di Burberry, presentata dal bravo Christopher Bailey, che ha dedicato questa bella collezione ad un moderno gentlemen inglese, classico ma particolare. In questo show si hanno frequenti richiami a ciò che è tipical british come per gli stessi cappelli; colorati, invece, sono gli accessori che contrastano nettamente col total look, tanto che diventano segno di originalità. Le giacche sono lineari, belle e comode da indossare, mentre le maglie, con su varie stampe (ricorrente quella con la volpe), hanno il collo extralarge.  La città, la sua bellezza, il vecchio contro il nuovo: erano questi i temi, invece, che hanno ispirato l’intera collezione John Varvatos che ha reinterpretato il mondo dei motociclisti. È una collezione molto ben definita in cui è chiara l’idea che si vuole trasmettere: quella di libertà. La libertà di un giovane ragazzo che vuole viaggiare, scoprire nuove città e quindi, uscendo dal suo guscio, diventa un uomo esperto e completo, perchè conoscitore dei segreti della propria città.

Veramente eccezionale è stata la collezione autunno-inverno 2012-2013 Neil Barrett che ha proposto un uomo classico, elegante e futurista. È un uomo che guarda al futuro, alla modernità, a ciò che verrà, senza fermarsi mai. Bellissima è la maglieria che, con le sue stampe moderne(argento e oro), rendeva l’uomo un cavaliere forte e valoroso. Molto belli erano i tagli e le scarpe che, con la frangia sulla punta della scarpa rendevano l’uomo più intrigante. Colori shock, stampe psichedeliche, eleganza e virilità sono state, invece, la particolarità della sfilata Roberto Cavalli. Nell’immaginario di Roberto, Eva e Daniele Cavalli la mascolinità si trova sia nei colori che nei non  colori; l’uomo deve osare, scioccare, farsi notare, ma anche ammirare. Notevoli erano le sciarpe presentate allo show che erano strane ma estremamente eleganti.

 Ivan Allegranti