La prima giornata della London Fashion Week è cominciata alla Somerset House sotto un cielo grigio che lasciava presagire un tempo non proprio accomodante, ma questo non ha impedito allo spettacolo di andare avanti.

Un’atmosfera davvero multi-culturale, internazionale, anima lo spirito di questa Fashion Week, considerata alcuni anni fa il fanalino di coda delle quattro capitali della moda, ma oggi tra le protagoniste principali.

La moda britannica sta riscoprendo il suo valore e la voglia di osare, sperimentare la si percepisce in ogni presentazione, in ogni sfilata. I designers britannici vogliono uscire dai confini della loro isola e, unendo tradizione e rivoluzione stupiscono, senza eccedere.

Basta scoprire le donne per sedurre, basta con una sensualità scontata, la donna “made in UK” seduce coprendosi, celandosi dietro cappotti e abiti strutturati, ampi, dai toni scuri e intriganti, come fanno Jean Pierre Braganza e Haizhen Wang.

E questo senso di “celato” è un filo conduttore tra gli stilisti che hanno sfilato. Come Christopher Rauburn, che veste la sua donna con capi dal sapore sporty, cela le forme femminili sotto maglioni over, aggiungendo un tocco di estro con in manicotti in pelliccia, o come Felder-Felder, che presenta abiti dalle linee inusuali che ridisegnano la silhouette e lasciano intravedere quanto basta per dare un tocco audace.

Dai toni sporty le collezioni di Mark Fast e Nasir Mazhar, ma, mentre il primo punta su una color palette dai colori vivaci e brillanti, il secondo osa tramite l’utilizzo di stampe e pellicce, che lasciano però l’amaro in bocca. Il troppo stroppia.

Chi colpisce il segno ecelebra le proprie origini sono Daks e Bora Aksu. Quest’ultimo celebra la madre, la sua adolescenza, mettendo in scena una collezione romantica, a tratti nostalgica, con pizzi che adornano le gonne e leggiadri nastri nei capelli.

Daks festeggia i suoi 120 anni di storia, e li celebra con una collezione che è quanto di più britannico ci possa essere. Apprezzabili i cappotti, da quelli dal taglio più classico color cammello a quelli più destrutturati e colorati. Una collezione classica, con toni di vago military-chic, per le sue linee e per i suoi toni tenui che ricordano le campagne inglesi.

Immagini: Style.com. Da sinistra a Destra: Bora Aksu, Jean Pierre Braganza, Christopher Raeburn, Daks, Felder-Felder, Haizhen Wang, Mark Fast, Nasir Mazhar