Quanto è importante per uno stilista l’estetica? Quanto è rilevante per un designer avere uno stile contemporaneo? E soprattutto, quanto conta per un direttore creativo essere considerato un artista?

Proprio assistendo alle sfilate della New York Fashion Week dedicata alla primavera estate 2014 è apparso evidente come questi tre fattori siano determinanti per il successo di uno stilista, soprattutto se giovane, asiatico ed americano.

Il riferimento è a Jason Wu, Prabal Gurung e Alexander Wang, tre grandi designer che hanno fatto dell’estetica, del loro futurismo misto a contemporaneità con cenni retrò e del loro ideale estetico il loro successo.

I tre stilisti hanno riscosso un notevole successo sottolineato favorevolmente dai media già a partire dai loro esordi nel panorama internazionale della moda.

Costantemente hanno posto la massima cura ed impegno nei dettagli della propria estetica e della propria immagine, bilanciando in un giusto equilibrio estro artistico creativo e realismo. È inutile nasconderlo, il mondo della moda è basato purtroppo sui compromessi fra l’ego artistico di uno stilista e la necessità pratica di affermarsi sui mercati internazionali.

Un colpo al cerchio ed uno alla botte, strizzando l’occhio alla critica e al mercato. Di collezione in collezione i tre stilisti non hanno mancato di colpire il bersaglio.

Oggi ogni donna brama di possedere un paio di scarpe Alexander Wang e un cappottino in PVC stampato di Prabal Gurung. E quale futura sposa non sognerà ad occhi aperti di indossare per il fatidico sì un abito Jason Wu?

La contemporaneità è stato un altro grande punto di forza diquesti tre stilisti equilibrando i loro accenni al passato con il futuribile. Un esempio? Le stampe laser su pelle di Alexander Wang o i top di Prabal Gurung che si ispirano a Marilyn Monroe e allo stesso tempo indicano e suggeriscono al mondo intero ciò che sarà la moda della prossima estate: il vedo non vedo.

Ivan Allegranti

Nell’immagine collezione Prabal Gurung.