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Vivetta

Vivetta

Alla Milano Fashion Week si parla ancora di romanticismo, che sembra essere di fatti il fil rouge di questa edizione.
Presso il teatro di Giorgio Armani, Vivetta porta in scena una donna romantica e surreale per l’autunno/inverno 2015-16.
Sfilano mini dress dai colori accesi e fiabeschi o a stampe floreali, con ricami che riproducono il giardino dell’Eden e colletti in macramé a forma di mani che si toccano. Particolari i cappotti dai motivi psichedelici, portati con camicette e minishorts o gonne. Molto femminile e classico l’abito bianco lungo semitrasparente con spacco laterale, che riporta sul davanti ricami fiorati.

Tagli netti e decisi per Gabriele Colangelo che propone una collezione dalle tonalità neutre e scure.
Niente di corto o di scollato, solo abiti che arrivano fin sotto al ginocchio e completi di giacca e pantaloni palazzo. I lunghi cappotti gessati in pelliccia, adatti agli inverni più rigidi, diventano anche abiti e giacche da abbinare a longuette a portafogli, il tutto accessoriato da comode bag a tracolla.

Ermanno Scervino

Ermanno Scervino

Ermanno Scervino mostra l’eccellenza del Made in Italy e riporta in passerella il piumino couture.
Mantelli e tailleur dai bottoni d’oro sfilano candidi sul catwalk, come il completo gonna stretta e lunga casacca rimborsata sui fianchi con effetto gauffre.
Particolari i cappotti bluette profilati di visoni e le pellicce intarsiate. Di grande charme gli abiti da sera, sottovesti da sirena di raso nero o bianco col reggiseno di cristalli e abiti da ballo di organza drappeggiati.

Dettaglio in maglia per la maison bergamasca Cividini.
Capi in svariati filati e punti, come il gilet lungo su cui viene trapuntato uno strato di tricot in supergeelong.
Il caban è doppiato con una pelliccia ecologica in alpaca mentre l’abito in lana leggera ha le maniche in lana merino rasata.
Particolare il cappotto a vestaglia, arricchito di un largo bordo a balzine bicolori in merino.

Antonio Marras

Antonio Marras

Antonio Marras riporta sulle passerelle Benedetta Barzini, uno dei volti più significativi degli anni 60, cui lo stilista dedica la collezione.
Una linea sicuramente glamour e femminile, adatta ad una donna alla moda e che sa come indossare un abito. I colori sono alternati tra tonalità pastello e capi scuri che vanno dal nero al bordeaux.
Molto elegante il cappotto in pelliccia rosa chiaro che sfuma in un tono più scuro e che riporta dettagli di ricami dorati, molto principeschi. La stampa floreale delinea quasi tutta la collezione, la ritroviamo nei cappotti in pelliccia, negli abiti svasati, nelle giacche e nei cappotti e nei maglioni oversize abbinati a pantaloni corti molto larghi.

Elisabetta Franchi non delude e ci racconta di una donna sensuale, sicura di sé. Tema di ispirazione è l’Asia, in particolare Cina e Giappone.

A ricordarli gli abiti bianchi e blu (che richiamano i vasi Ming) e gli abiti kimono con maxi cintura sul punto vita. Stampe floreali, di usignoli o di fiori di ciliegio sulla parte superiore.  A completare il tutto stivali a mezzagamba in suede blu.

Stessa stampa che che si riporta su abiti più semplici e comodi o su gonne svasate abbinate a pullover oversize e stivali.

Raffinato il cappotto blu scuro con dettagli che cadono lungo le braccia e zip centrale, da portare con stivaletti in pelle e guanti abbinati.

Sulla stessa linea d’onda Sergei Grinko, che per la prossima stagione fredda ci propone una collezione dai toni scuri e dalle stampe geometriche.
Maglioni morbidi a collo alto vengono abbinati con pantaloni larghi sulla caviglia, proposti anche in pelle. Belli e glamour i mini dress adatti alla sera e agli eventi mondani, i quali esprimono tutta la sensualità della donna, così come il lungo cappotto abito realizzato in tessuto leggiadro in tinta scura con dettagli geometrici colorati.

Ritorno agli anni ’70 con Mauro Grifoni che sponsorizza una donna ruggente e femminile.
La collezione propone cappotti in ecopelliccia a righe in tonalità molto cremose, giubbotti dall’effetto riccio che si colorano di verdone e cipria.
La texture si apre a lavorazioni jacquard, su stampe di seta o nylon come il piumino floreale ma anche un jacquard verdone militare per giacche e pantaloni decorati da ramage dorati.

Immagini: Imaxtree.com