La New York Fashion Week Spring Sommer 2014 è giunta al termine dopo un’ intensa settimana. In passerella, last but not least, dodici marchi con caratteristiche molto diverse.

Calvin Klein Collection ci propone abiti chiari e dalle linee semplici e leggere.

Bianco, spesso contrapposto al  nero,  caratterizza lo stile decisamente sixties di Ralph Lauren chepropone anche stampe psichedeliche, richiamate dalla montatura degli occhiali indossate dalle modelle.

Reed Krakoff è di un minimalismo decisamente diverso e molto femminile, dai colori tenui e molto romantici.

Anche Marchesa esalta la femminilità con ricchi ricami e abiti ispirati alla silhouette delle lingerie più eleganti.

Nanette Lepore predilige una donna che possa muoversi nei propri abiti. La leggerezza e i materiali naturali sono le sue due parole d’ordine in questa collezione da indossare tutti i giorni, con sandali bassi e voglia di libertà.

Philosophy si guadagna il premio Regina in Bianco lasciando che questo non-colore illumini la sua Primavera-Estate.

I materiali più originali sono quelli di Proenza Schouler, sempre all’avanguardia, con un atmosfera quasi futiristica e spaziale .

Rachel Zoe invece cerca di trasportarci lontano con le sue donne-safari con giacche ispirate a Yves Saint Laurent.  In viaggio, non manca mai il jeans, tessuto ideale per una donna casual ma non troppo, spesso abbinato a una camicia o t shirt rigorosamente bianca.

Sperimentazioni che potremmo definire “Patchwork” ci sorprendono nella sfilata di J.Mendel, mentre dalle collezioni di Anna Sui arrivano echi Vittoriani. I suoi abiti sfoggiano stampe del pittore Burne-Jones e le sue modelle sembrano uscire dai quadri preraffaelliti con quella loro sensualità poco velata dalle lunghe chiome sciolte e che, ad un occhio meno attento, potrebbero sembrare semplicemente un revival hippie.

Un ritorno all’Ottocento si nota anche in Marc Jacobs, decisamente Vittoriano nella cupezza delle tinte, nei colletti che levano il respiro, nell’atmosfera da incubo sdrammatizzata però da un colorato eclettismo di alcuni pezzi.

Lo stilista più controverso pare però Jeremy Scott che con l’aiuto della pop artist Kenny Scharf supera le tendenze di questa estate e ci mostra una donna in technicolor, a cavallo fra gli anni 50 e gli anni 60, che si alterna a pelle nera, lattice e borchie aggressive e provocanti. Sono presenti creazioni decisamente originali e sorprendenti in questi ultimi giorni, ed è difficile delineare una vera e propria linea comune a tutti.

Tirando le somme ci sentiamo di dire che i trend della New York Fashion Week SS 2014 siano il bianco, ma anche il nero, i colori shock , la pelle e lo stile esotico, il tutto incorniciato da avanguardia e voglia di libertà.

Quella che ci troviamo davanti è un’estate eclettica e la donna ci appare pronta ad adattarsi alle differenti situazioni e a soddisfare tutti i propri gusti e piaceri.

 

Immagini: Style.com