Presso la terrazza dell’Hotel Martinez di Cannes, Violetta Gruosi, ViVi per i più intimi, figlia del fondatore della maison svizzera di gioielli deGrisogono, Fawaz Gruosi, ha concesso una piacevolissima intervista a Quotidianomime.com svelando parte di sé e raccontando il futuro (prossimo) della griffe di famiglia.

 Ne scaturisce il ritratto di una giovane donna ben determinata e dalle idee chiare che sa unire disponibilità, bellezza, intelligenza ad un’indubbia competenza.

– Come si sente ad essere figlia di un creativo come il signor Fawaz?

Sicuramente- risponde sorridendo Violetta Gruosi- mi sento molto orgogliosa ed onorata di avere un padre così brillante e creativo. Si nasce creativi o no e, per persone come me, che non lo sono, ciò è qualcosa di estremamente affascinante. Lui non pensa, agisce direttamente e mi sorprende ogni volta.

– Quale è il suo rapporto con i gioielli?

A me- ci racconta la bella signora- piacciono molto le cose classiche. Anche se molta gente ritiene deGrisogono un marchio audace, mi piace abbinare un pezzo deGrisogono che davvero attiri l’attenzione con qualcosa di molto semplice come un paio di jeans e una maglietta. Rianima l’outfit e ti rende speciale.

– Il primo gioiello ricevuto in regalo?

Un anello della collezione Violetta. Mio padre ha dedicato una collezione a me ed a mia sorella Allegra. Anche se la mia linea, in quanto più costosa, non ha avuto il successo di quella di Allegra, l’anello “Violetta” è stato il mio primo gioiello avuto in dono. Debbo proprio ammettere che è una sensazione bellissima, soprattutto per il fatto che la collezione è ispirata alla mia personalità. Infatti, tramite un semplice movimento si può passare dai diamanti neri a quelli bianchi, proprio come accade a me perché, come dice mio padre, sono molto abile nel mutare carattere ed essere in un modo e, poco dopo, in un altro.

– Quale lo scopo principale del party che organizzate ogni anno all’ Hotel Eden Roc di Cannes?

È un modo che ci permette di mostrare al mondo il lato glamour di deGrisogono che non sempre si vede, a meno che non si entri nei laboratori dove l’artigianalità è espressa ai massimi livelli. Durante questo evento celebriamo anche coloro che ci supportano, i nostri clienti e la stampa.

– Quale l’evoluzione del marchio deGrisogono in fatto di comunicazione?

Ci siamo sviluppati tantissimo. Soprattutto quest’anno abbiamo iniziato a concentrarci sui social media, creando all’interno dell’azienda un vero proprio team dedicato al mondo social e alle pr. Abbiamo inoltre potenziato il nostro lavoro coi blogger e con la stampa. Soprattutto coi blogger che, oramai, sono diventati star grazie al loro stile e quindi ci troviamo a lavorare con coloro che riteniamo rappresentino al meglio deGrisogono.

– Questa strategia ha portato clienti?

Penso proprio di sì, soprattutto dal mondo in cui lavorano i social media. Ora, i nostri clienti, sono entrati nella mentalità dei social network, cosa che probabilmente cinque anni fa non sarebbe accaduto. Non solo, coloro che mirano a deGrisogono ci seguono a frotte e fanno davvero in modo che il marchio varchi e conquisti nuove frontiere.

– Novità in fatto di prodotti e di target clienti?

 Sicuramente stiamo andando a valorizzare una generazione più giovane rispetto al passato. A BaselWorld, a Basilea, abbiamo presentato pezzi dedicati alle giovani donne come l’introduzione dell’anello a sette giri della collezione Allegra, permettendo alla gente di spendere magari un po’di meno ma di avere comunque il loro primo deGrisogono e da lì proseguire in un crescendo.

– Quali mercati volete conquistare e in quali rafforzare la vostra presenza?

Ci sono così tanti posti dove vorremmo essere, ma siamo dell’idea che, se vogliamo esserci, lo dobbiamo fare nel migliore dei modi. La Cina sarebbe affascinante, ma, per ora, penso che ci stiamo direzionando verso il Medio Oriente. Anche il Sud America sarebbe fantastico, ma dobbiamo andarci piano, step by step.

– Tre parole per descrivere deGrisogono.

Audace, elegante, unico.

– Che significa per lei eleganza?

Quando ci si riconosce in uno stile ed in un qualcosa che ci fa stare bene, abbiamo individuato il punto di partenza per costruire la nostra eleganza che può essere vista ed espressa in tantissimi modi.

– Che cosa significa lusso?

È una combinazione di cose: fare ciò che si ama, essere circondati da cose belle. Non necessariamente si compra il lusso.

– Può l’amore essere un lusso?

 Sicuramente l’amore può essere un lusso, penso che sia la cosa più preziosa che vi sia al mondo. Basti pensare alla gente che viaggia in paesi diversi per amore. Chiunque farebbe qualcosa per amore.

 I tre segreti per il gioiello perfetto?

 La passione dietro alla sua creazione, l’artigianalità con cui è realizzato e, infine, la sua portabilità.

– La relazione fra gioielli ed arte e fra gioielli e moda?

Gioielli sono arte e l’arte è un gioiello. Sono sinonimi, mentre il binomio gioielli e moda riguarda la loro complementarietà. Anche noi, per esempio, come deGrisogono, lavoriamo con Elie Saab a Parigi, ma la creazione ed il processo creativo sono differenti.

– Per concludere, le tre cose che non possono mancare ad una donna?

Per me due di questi devono essere dei pezzi di gioielleria. Un bellissimo orologio, un anello e l’outfit con cui una donna sa di stare sempre bene. Per quanto riguarda l’orologio, adoro l’Instrumento Numero Uno di deGrisogono full pavè di diamanti che, nonostante sembri qualcosa di estremo, mi piace indossare anche con un outfit semplice; oppure il modello Tondo. Per l’anello invece indosso quasi sempre l’Allegra: morbido e flessibile è adatto ad ogni occasione.

Immagini: Quotidianomime.com