Un’ispirazione ma soprattutto un modo di essere, così si presenta il neo marchio di cravatte Corfidio, nato da Carlos Noriega Prieto, giovanissimo architetto venezuelano trapiantato a Milano per studio e poi per lavoro.

“A 17 anni sono scappato da casa mia in Venezuela- dice Carlos- ma poi mi sono iscritto all’università dove ho conseguito la laurea in architettura. Una doppia laurea in architettura (sottolinea soddisfatto), perchè durante l’ultimo periodo dell’Universidad Central de Venezuela ho aderito ad una partnership col Politecnico di Milano e, alla fine del tempo trascorso in Italia, ho potuto conseguire una laurea valida per i due atenei”.

Ma da un’architetto come possono nascere delle cravatte così creative?

“Dopo l’università sono rimasto a Milano ed ho incominciato a lavorare presso lo Studio di architetti Piuarch ma poi col passare del tempo ho capito che dovevo realizzare qualcosa di mio. Mi piacevano le cravatte e così ho pensato a queste. La creatività sì c’è ma in tutto ciò che faccio non dimentico mai la mia formazione da architetto. La mia forma mentis si basa comunque sull’architettura”.

Parallelamente al suo lavoro di architetto, Carlos incomincia a sviluppare il suo progetto di creare una linea di cravatte. Nasce il brand Corfidio che prende il nome dal vocabolo spagnolo “corbata” che significa cravatta e greco “ofidio” che significa serpente.

Una collezione di cravatte che si ispira al mondo dei serpenti. “Mi piace pensare ad un uomo che si affaccia ogni giorno ad una sfida diversa, che è sobrio ma letale per cui si prova rispetto, non paura”, afferma la giovanissima mente creativa di soli 26 anni.

Strisciano fra le fruscianti e italianissime sete diamantino lavorate a mano dagli artigiani di Como,  cravatte che richiamano il serpente Giarrettiera, il serpente Corallo, il serpente Corallo Blu, il serpente Volante e il serpente Reale a Bande Blu. Notevole è il fatto che l’ispirazione ai serpenti non è solo letterale ma anche materiale.

Corfidio è incentrato sull’esprimere, tramite una cravatta, l’eleganza del serpente riprendendo attraverso la seta il più piccolo dettaglio che ricordi effettivamente le caratteristiche del serpente preso a modello: dalle cuciture alle punte, ogni cravatta si distingue da quell’altra come ogni specie di serpente sia esso Corallo che Volante si distingue fra essa.

Ma prima di questa collezione, un viaggio a New York compiuto lo scorso maggio a convinto Carlos a intraprendere questa strada. In molti infatti, fossero costoro personaggi della moda che persone per strada rimanevano sorpresi dalla cravatte da lui indossate o presentate.

Corfidio piano piano si sviluppa come concept incominciando a rimarcare e delineare la sua immagine, sobria e con un’ enorme influenza del design a cominciare dal logo che richiama le squame di un serpente, alla stessa etichetta sulla cravatta che riporta la specie del serpente per toccare il packaging che non solo è essenziale ed elegante ma, per gli amanti delle cose sfiziose, presenta addirittura la descrizione del serpente a cui è ispirata la cravatta.

Da non dimenticare il servizio fotografico creato per lanciare il brand, realizzato dal fotografo Pedro Ortiz con protagonista il modello Fernando Papi, attaccato letalmente da serpenti di seta.

“L’architettura mi ha insegnato molto-spiega Carlos- e devo a lei questo mio approccio alla vita. Ed è grazie alla mia esperienza formativa da Piuarch che guardo la realtà sotto un altro punto di vista.”

Non solo, per lanciare il brand, sono stati organizzati due eventi, uno a Venezia durante la 72esima Mostra del Cinema e uno a Milano in occasione della settimana della moda, in cui installazioni futuriste vedevano adagiate, come serpenti su un albero, le cravatte Corfidio.

Con tutte queste premesse, piano piano, dopo aver lasciato lo studio di architetti, Carlos sta lavorando a Corfidio, pronto a strisciare fra i banconi delle migliori boutique del mondo.

Immagini: Courtesy Press Office