Conclusasi il 13 febbraio 2014, questa edizione della New York Fashion Week ha introdotto una varietà disparata di trend.

Passando dalle linee morbide e fluttuanti a quelle più strutturate, dai look più vivaci e giovanili a quelli più sofisticati e senza età, la moda diventa sinonimo di innovazione.

E proprio da questa capacità innovatrice prendono vita in passerella outfit oltre tempo che, rivisitando epoche passate, portano alla luce un nuovo concetto di contemporaneità (Marchesa).

A creare un fil rouge con questo modo di pensare la modernità si affianca Anna Sui, con i suoi abiti di ispirazione orientale, soprattutto chinoiserie, abbinati a stivali stringati e maxi frange.

Non sono poi mancati abiti dalle linee fluide, pensati per le donne dallo stile casual che amano la comodità ma non intendono rinunciale alla loro femminilità sfoggiando maniche fluttuanti e stampe floreali e amimalier (Reed Krakoff, J Mendel, Michael Kors).

Passando dalle linee morbide veniamo poi accompagnati verso uno stile contemporaneo e geometrico (Narciso Rodriguez, Philosophy, Sass & Bide).

Hanno sfilato in passerella le palette gessate di Oscar De La Renta, gli stili minimal e raffinati di Calvin Klein e la linerarità delle creazioni firmate Hugo Boss, sotto la direzione creativa di Jason Wu.

Per le donne dallo spirito gipsy e rock’n’roll non sono mancati outfit dai colori e dalle stampe d’impatto (Nanette Lepore, Betsey Johnson, Jeremy Scott).

A chiudere la Kermesse la collezione di Marc Jacobs, la prima dopo 17 anni di collaborazione con Luis Vuitton, con uno stile fresco e del tutto nuovo, dai colori neutri e linee sobrie e gentili.

Concluso quello newyorkese, l’appuntamento con la moda prosegue fino al 18 febbraio con la London Fashion Week.

Immagini: style.com. Da sinistra: Marchesa, Anna sui, Reed Krakoff, J Mendel, Michael Kors, Narciso Rodriguez, Philosophy, Sass & Bide, Oscar De La Renta, Calvin Klein, Hugo Boss, Nanette, Lepore, Betsey Johnson, Jeremy Scott, Marc Jacobs