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The Dressmaker, Il diavolo è tornato: un tuffo nei favolosi anni cinquanta

The Dressmaker, in italiano titolata Il diavolo è tornato, è la nuova pellicola di Jocelyn Moorhouse, da poco uscita nelle sale.

Il film è tratto dal libro omonimo di Rosalie Ham, pubblicato nel 2000.

Non fatevi ingannare dal titolo, che in qualche modo potrebbe evocare il ben noto Il Diavolo veste Prada, perché, anche se la moda è uno dei leitmotiv della trama, questa è tutta un’altra storia…

La protagonista, Tilly, interpretata da Kate Winslet, è una dressmaker degli anni ’50, che, dopo aver maturato esperienze che l’hanno resa una sarta dal talento straordinario, ritorna nel suo paese d’origine per far chiarezza sul proprio passato.

L’ambientazione, una zona desertica da sapore western, fa da cornice ad una sorta di sfilata d’alta moda che attraversa tutto il film, mettendo ancor più in risalto i capi straordinari indossati dai personaggi.

The dressmaker racconta il momento d’emancipazione e riscatto che vissero le donne nei fifties, simbolo di un grande cambiamento sociale e dei costumi, anni di turning point per la moda, che rivoluzionarono per sempre il modo di vestire.

E Tilly, nel suo piccolo, cambia la propria vita, e quella degli abitanti del suo paesino, sulla cui vanità fa leva, usando come unici strumenti, la propria abilità, l’astuzia, e una macchina da cucire Singer.

Solo con questi mezzi, riuscirà a compiere una vendetta maturata per anni nel silenzio.

Sue Maslin, produttrice della pellicola ha raccontato che “la linea narrativa segue la trasformazione che, attraverso gli abiti, Tilly è in grado di imprimere alle donne della città, in tutti i modi possibili, mettendo in atto una sottile vendetta contro chi le ha fatto del male.”

 

Credits Immagini: Trovacinema.repubblica.it

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